Ad Ozein, in Val d’Aosta protagonista la “Favò”
La prelibata "Favò" e' la protagonista dell' omonima festa che si svolgerà il 30 e 31 luglio a Ozein, localita' del comune di Aymavilles distante pochi chilometri da Aosta.
La manifestazione e' nata, su impulso della Pro Loco, per valorizzare questo piatto appetitoso, i cui ingredienti sono tipicamente alpini: pasta, fontina, pane nero abbrustolito nel burro, salsiccia, pancetta e gustosissime fave.
Con il tempo l' appuntamento enogastronomico si e' arricchito di contenuti, e oggi e' accompagnato dalla tradizionale esposizione di arti e mestieri lungo il borgo di Ozein, denominata 'Misees', e dall' evento sportivo 'Martze di leudze', una cronoscalata con partenza da localita' Saint Leger e arrivo ad Ozein.
Il 30 luglio la festa verra' aperta da un' animazione per bambini e ragazzi che si protrarra' dalle 18 alle 21. Alle 19 si inaugureranno le 'Misees', come detto rievocazioni dei mestieri di una volta cui prenderanno parte artigiani e viticoltori di Aymavilles e alcuni gruppi folkloristici.
Alle 19,30 spazio alla Favo' accompagnata da bollito misto e da altre specialita' della gastronomia locale. Seguira' una serata danzante con l' orchestra piacentina di Claudio Bonelli.
Il giorno successivo sveglia di buon' ora per assistere alla partenza (ore 9,30) della cronoscalata di Leudze cui seguiranno alle 12,30 l' apertura della buvette ristorante e alle 15 la premiazione della gara.
Il pomeriggio, tra le 15 e le 19, sara' dedicato ai piu' piccoli con le animazioni del gruppo 'Mago Bistecca e Siringa Show', mentre alle 16 sara' celebrata la Santa Messa nella Chiesa di Ozein.
Alle 19,30, infine, ultima occasione per degustare la prelibata Favo', e conclusione con le danze sulle musiche tradizionali dell' ensemble 'Tsanson di Vegne'.
Nel corso della festa sono in programma anche la terza edizione del 'Grand Prix di Leudze', una versione a sorpresa della gara con le vecchie slitte e, nella giornata del 31, un' esposizione di auto storiche a cura del dell'associazione valdostana 'Cameva'.
Alessandro Tibaldeschi