Addio alle vecchie oliere
Obbligatorio il tappo anti-rabbocco
La Coldiretti: per ristoranti, pizzerie, mense e bar multe fino a 8 mila euro
Un tappo anti-rabbocco a norma di legge predisposto dall’associazione di agricoltori Coldiretti
Storico addio all’oliera in ristoranti, pizzerie, mense e bar: da domani entra in vigore dell’obbligo del tappo anti-rabbocco per i contenitori di olio extra vergine di oliva serviti in tutti i pubblici esercizi. Lo rammenta a tutti (clienti ed esercenti) la Coldiretti: la legge europea 2013 bis, pubblicata sul supplemento n. 83 della Gazzetta Ufficiale 261, fa scattare il divieto di utilizzare le tradizionali oliere, con multe fino a 8 mila euro. Lo scopo della legge è impedire che i recipienti vengano riempiti o allungati con prodotti diversi da quelli indicati, come purtroppo avviene.
Si vuole anche evitare che di rabbocco in rabbocco l’olio sul fondo dell’oliera diventi stantio: di recente una trasmissione televisiva ha intervistato ristoratori che ammettevano candidamente di non aver mai svuotato del tutto le oliere (come invece si dovrebbe fare ogni sera) anche per anni, limitandosi ad aggiungere olio nuovo a quello che stagna sul fondo. Anche il consiglio di chiedere al ristorante non l’oliera, ma direttamente la bottiglia dell’olio per aggiungerlo di persona ai cibi, non dà garanzie.
Da domani gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata, e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta.
Le novità per il prodotto simbolo della dieta mediterranea, ricorda la Coldiretti, non si fermano al tappo anti-rabbocco, in quanto è prevista anche una più accentuata rilevanza cromatica rispetto all’etichettatura degli oli che siano prodotti con miscele provenienti da Paesi stranieri, così da mettere in guardia il consumatore sulla diversa qualità e composizione merceologica.
«Lo stop alle oliere truccate nei locali pubblici – dice il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – salvaguarda un prodotto base della dieta mediterranea come l’olio di oliva, che offre un contributo determinante alla salute dei cittadini e rappresenta una realtà produttiva da primato nazionale, che può offrire importanti sbocchi occupazionali e opportunità di sviluppo sostenibile al Paese. In ambito europeo l’Italia ha svolto il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare».
Fonte: La Stampa
luigi grassia