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Al Relais San Maurizio ricordata la Contessa di Castiglione

Celebrazioni per l’Unità d’Italia

Mito e misteri di una bellezza del Risorgimento

Sfilerà il celebre abito di Virginia ‘Ritrosetta’
Sabato 2 luglio 2011, ore 16-19,30- Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo (Cuneo)- White Space. Segue alle ore 20 Buffet. Aperto al pubblico

Giugno 2011. Sfilerà anche il modello di un abito indossato dalla bellissima Virginia a balli e feste di corte, il celebre modello che la Contessa di Castiglione denominò ‘Ritrosetta’, all’evento del 2 luglio al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo (CN) (ore 16-19,30), dedicato alla nobildonna protagonista di una pagina tutta rosa del nostro Risorgimento. Spiega Lella Morando, pittrice, costumista e direttrice artistica delle celebrazioni castiglionesi, che ha curato la realizzazione dell’abito: “La passione per il teatro della Contessa la portava ad identificarsi con le eroine del passato o del presente e questo faceva si che ad ogni suo ingresso ad un ballo, e indossato l’abito da lei creato, si calasse nel personaggio, creando intorno a se un alone di fascino e di mistero. Per realizzare ‘Ritrosetta’, restando quanto più fedeli possibile allo stile dell’epoca, è stata fatta una ricerca storica su bustini, crinoline, tessuti”. Virginia nacque a Firenze il 22 marzo 1837, ma ben presto la sua storia divenne piemontese, avendo sposato a 17 anni il conte Francesco Verasis Asinari di Castiglione Tinella, il paese a 3 chilometri da Santo Stefano Belbo, che a partire dal 31 luglio fino a ottobre 2011 le dedica un ricco programma di avvenimenti, in particolare una mostra fotografica che sarà presentata in anteprima proprio al Relais San Maurizio, in occasione dell’evento del 2 luglio, dal titolo “La Contessa di Castiglione, mito e misteri di una bellezza del Risorgimento”. Il programma al Relais prevede un’‘ouverture’ affidata a Tomaso Ricardi di Netro, responsabile ufficio attività espositiva Venaria Reale, che rievocherà il Piemonte sabaudo delle avventure risorgimentali della Contessa; quindi, lasciando agli storici la storia, seguirà un dibattito tutto al femminile ‘sulla donna Virginia’ con la scrittrice delle donne Valeria Palumbo, la critica d’arte Martina Corgnati, la regina del gossip Elena Mora che interverranno per ricordare e ‘interpretare’ la ‘chiacchieratissima’ e bellissima Virginia Oldoini Verasis, quella Contessa di Castiglione che, sincera patriota o cocotte senza scrupoli, le celebrazioni per l’unità d’Italia ripropongono quale protagonista femminile del nostro Risorgimento. Farà gli ‘onori di casa’ il Presidente del Relais, il banchiere Pier Domenico Gallo. La kermesse si svolgerà nell’elegante White Space, realizzato nella chiesetta del convento del XVI secolo sulle cui vestigia, dopo un accurato restauro filologico, oggi sorge l’Hotel con l’esclusiva Medical SPA La Via del Sale. Il sindaco di Castiglione Tinella Bruno Penna e Lorella Morando presenteranno la rassegna castiglionese “La contessa di Castiglione, una sensuale traccia femminile verso l’Unità d’Italia”.
Alle 20 per tutti gli ospiti cena nel Parco del Relais, affacciato sul verde panorama di langa, con i suoi filari di viti a perdita d’occhio e i cieli stellati di pavesiana memoria.

VIRGINIA
I cronisti dell’epoca la definirono ‘la più bella donna d’Europa’. “Era alta e bionda, il corpo slanciato e perfetto come una statua antica, il volto dominato da occhi di un viola cangiante, il naso all’insù, il sorriso seducente e sbarazzino. Perfino le sue mani e i suoi piedi erano così belli che molti scrittori giungeranno a scolpirli separati dal corpo. Inoltre la marchesina possedeva un gusto naturale e inimitabile per le toilette audaci. Amava i colori tenui: ametista e lavanda ”. Così la descrive Arrigo Petacco nella biografia ‘L’amante dell’imperatore (Oscar Mondadori). Nessun uomo poteva resisterle, nessuna donna poteva sfuggire a un sentimento di invidia. Perché ‘Nicchia’, come la chiamarono fin da bambina, era anche intelligente e spregiudicata. In Italia non esiste alcuna piazza o via dedicate a lei, a Parigi- dove è sepolta al Père Lachaise, è considerata ancora oggi un esempio di classe ed eleganza e un grande archetipo dell’arte femminile della seduzione. Il suo ruolo nel nostro Risorgimento continua a far discutere, anche perché i servizi segreti sabaudi alla sua morte fecero sparire lettere e documenti che avrebbero potuto far luce sui retroscena forse ‘imbarazzanti’ degli episodi del Risorgimento che la videro in azione. Sicuramente Virginia Oldoini Verasis, contessa di Castiglione, era una donna straordinaria e innamorata della sua bellezza, che seppe valorizzare interpretando la moda con creatività, innovandola con il suo gusto naturale per le toilette audaci – si deve a lei la prima lingerie- e per i colori – amava i tenui ametista e lavanda- e facendone spettacolo con le sue trasgressioni, come quando si presentò a corte indossando un abito trasparente e senza reggiseno. Cavour la inviò a soli 19 anni al congresso per la pace di Parigi nel 1856, per sedurre Napoleone III e convincerlo a sostenere i suoi piani per l’unità d’Italia. Virginia, seppur già sposata e madre, divenne per un anno l’amante ufficiale dell’imperatore, probabilmente contribuendo davvero a indirizzare i favori della Francia ai piani di Cavour. Irresistibile per uomini di ogni rango e indole (perfino Cavour ebbe un debole per lei), Virginia fu comunque anche una donna sola, senza mai poter avere accanto il vero amore. Dopo il divorzio dal marito, forse divenuta ‘scomoda’ proprio per quanto in precedenza era stata generosa di sé e dei suoi uffici, fu progressivamente allontanata da chi avrebbe dovuto esserle grato e, man mano che gli anni lasciavano tracce sul suo volto e sul suo corpo, scelse lei stessa la solitudine, e pur in difficoltà economiche, non si volle più risposare, arrivando a coprire i numerosi specchi del suo palazzo con drappi di velluto bianco. Sfrattata, nel 1893, dal prestigioso appartamento di Place Vendôme, morì nella casa di Rue Cambon 14.
La leggenda vuole che abbia conservato fino alla fine, come una reliquia, la vestaglia di seta verde con cui durante la notte passata con Napoleone III di Francia, scrisse la storia d'Italia.
Pittori, fotografi, biografi cercheranno di ritrarre la Contessa di Castiglione senza mai riuscirci a tutto tondo. Il suo mito, affascinante e misterioso, continua…