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Al via a Torino, “Terra Madre”

Il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno, il presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il presidente di Slow Food, Carlo Petrini, unitamente a rappresentanti delle istituzioni organizzatrici della manifestazione hanno presentato ufficialmente a Roma, nella sede della Stampa estera l’ iniziativa, denominata ”Terra Madre”, un incontro mondiale tra le comunità del cibo. L’evento, che si terrà a Torino dal 20 al 23 ottobre vedrà per la prima riunite le «comunità del cibo», cioè le molteplici culture del mangiare legato alla terra, alla cultura di un popolo, alla natura e del suolo, al rispetto per gli animali e per le biodiversità.
Un’iniziativa che ha diverse valenze: culturale, antropologica e pacificatrice. Proprio per quest'ultimo questo scopo, il Principe Carlo d'Inghilterra ha assicurato la sua presenza.
“Terra Madre” riunisce e mette a confronto 1.194 Comunità del Cibo, ovvero 4.300 agricoltori, produttori e operatori del settore agroalimentare provenienti da 130 Paesi che realizzano un modello sostenibile di produzione e distribuzione dei prodotti alimentari. In particolare si tratta di produzioni e distribuzione attente alle risorse ambientali, agli equilibri planetari, alla qualità dei prodotti, della vita di chi lavora e della salute di chi consuma.
I partecipanti verranno ospitati grazie al sostegno di una serie di istituzioni.
La sola città di Torino alloggerà 2.150 persone in hotel, case vacanza e istituti religiosi (grazie alla collaborazione dell’Opera diocesana pellegrinaggi).
La Regione valle d’Aosta accoglierà 200 ospiti nella zona del Gran san Bernardo.
La Coldiretti del Piemonte ha allestito un servizio di accoglienza di 900 persone presso le case di agricoltori della regione.
Semplici privati, infine, accoglieranno in casa altri 1000 partecipanti.
L’intera manifestazione costerà circa 2,6 milioni di euro, dei quali 1,6 solo per le spese di viaggio.
Dopo i trasporti, la più ingente voce di spesa sarà quella per le traduzioni simultanee; infatti, affinché tra i partecipanti ci possa essere uno scambio assiduo di esperienze, è stato disposto un servizio di interpretariato in sette lingue: italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese, giapponese, russo.
La manifestazione si articolerà in 61 seminari denominati «Laboratori della Terra» che – ha spiegato Petrini – saranno l’occasione per le Comunità del Cibo di condividere saperi, testimonianze e soluzioni.
«La cosa inedita e veramente rivoluzionaria di Terra Madre – ha detto Alemanno – è il tentativo di mettere sul palco i produttori agricoli di base, selezionando le Comunità del cibo meno toccate dai processi industriali e più qualificate per l'autenticità e il livello qualitativo delle loro produzioni». Per il ministro «si tratta di un esperimento difficile ma necessario». Di «prezioso contenitore di scambi e di esperienze nel segno della solidarietà» ha parlato Enzo Ghigo, mentre per Sergio Chiamparino «Terra Madre sarà un momento per pensare e riflettere su un tipo di futuro che tutti auspicano».
« Terra Madre si svolgerà al Palazzo del Lavoro di Torino nella struttura fieristica del Lingotto. Riservata ad operatori e giornalisti, non sarà aperta al pubblico; tuttavia, tutti coloro che sono interessati ai temi della quattro giorni torinese – ovvero agricoltura sostenibile, sovranità alimentare, protezione della biodiversità e turismo responsabile – possono candidarsi per diventare «volontari di Terra Madre». Il loro compito sarà quello di fornire assistenza ai rappresentanti delle Comunità di Cibo durante i giorni dell’incontro e collaborare con la gestione logistica dell’iniziativa.
Per saperne di più:

http://www.terramadre2004.org/
www.salonedelgusto.it

Alessandro Tibaldeschi

Pietro Tibaldeschi