Ala scoperta del Sulcis Iglesiente.
Itinerari vitivinicoli Profumo di mosto e vino lungo la "Strada del Carignano".
Nell’affascinante cornice della Sardegna sudoccidentale, dove l’azzurro del mare e il verde dell’entroterra dànno vita ad un contrasto cromatico incantevole,
nasce un percorso di scoperta e degustazione delle uve del Carignano.
Il Sulcis Iglesiente, nel sud-ovest della Sardegna, nel cuore del Mediterraneo, è una terra ricca di intensi sapori, aromi e profumi che sa offrire esperienze autentiche, legate alla cultura e alle tradizioni di un popolo che racconta il suo territorio attraverso prodotti unici, che sanno di un passato ancora vivo e vibrante.
In questo territorio genuino e tranquillo, testimone di una natura ancora selvaggia, una delle prime colture apparse fu probabilmente quella della vite che, grazie ad una terra argillosa e sabbiosa, permette ancora oggi di produrre uve eccellenti. È questo il caso del Carignano del Sulcis, vino rosso che ha ottenuto la certificazione DOC nel 1977, i cui vigneti si caratterizzano per la resistenza ai venti ricchi di salsedine e alla fillossera.
Le uve del Carignano producono un vino dal colore rubino scuro tendente al granato, dal bouquet ricchissimo e intenso, con sentori di prugna cotta, frutta secca e marasche, e dal gusto pieno e ben strutturato, che si accompagna molto bene alla cucina locale.
Il STL Sulcis Iglesiente, le cantine e gli operatori turistici e culturali della zona hanno di recente costituito la “Strada del Vino Carignano del Sulcis” (www.stradadelvinocarignanodelsulcis.it), un itinerario alla scoperta dei fertili vigneti dei comuni di produzione di quest’uva (Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’ Antioco, Tratalias e Villaperuccio), da vivere e gustare lentamente, che comprende visite a cantine, aziende vitivinicole e agrituristiche, vigneti a ridosso del mare, enoteche, musei del vino e della vite, siti di interesse turistico e antichi borghi.
In questa armoniosa cornice naturalistica, culturale ed enogastronomica, vi presentiamo alcune tra le più interessanti proposte di soggiorno lungo la “Strada del Carignano” (per maggiori informazioni sugli itinerari: Tredici Lune Viaggi – www.trediciluneviaggi.it; Isola dei Nuraghi – www.isoladeinuraghitour.it; Tabarka Viaggi e Turismo – www.carloforte.net/tabarkaviaggi).
Lungo il litorale di Capo Sperone, all’estrema punta meridionale dell’isola di Sant’Antioco.
Un itinerario di 3 giorni che ha inizio con la visita di Calasetta, piccolo centro noto come “la bianca” per il colore prevalente delle abitazioni e che deve probabilmente il suo nome alla pregiatissima seta naturale marina, il bisso. Questa cittadina ospita una delle cantine più antiche del Sulcis che, con oltre 300 soci, produce vini di pregiata qualità, come il Rassetto, il Tupei e il PiedeFranco DOC.
Dopo una visita della cantina e la degustazione di alcuni saporiti vini, si raggiunge Sant’Antioco, popoloso centro costruito sulle rovine dell’antica città fenicio-punica di Sulcis dove è prevista la visita al museo e all’area archeologica. Nel pomeriggio sosta alle cantine “Sardus Pater” che producono vini Carignano DOC quali il Kanai, l’Is Arenas e l’Arruga. Il percorso si conclude con una visita dell’area archeologica di Monte Sirai.
QUOTA: a partire da 121 Euro a persona in hotel BB (quote da riconfermare al momento della prenotazione).
La quota comprende: 2 notti in camera doppia in hotel con trattamento di pernottamento e prima colazione, 2 visite in cantina, 3 visite ad un museo o area archeologica – possibili anche pernottamenti in B&B o agriturismi.
Coi Casu, insediamento nuragico in agro di Sant’Anna Arresi.
Il tour di 3 giorni comincia da Sant’Anna Arresi, grazioso paese di antiche origini posto su una collina dalla quale è possibile ammirare il bellissimo promontorio di Porto Pino. Qui vi attende una visita guidata con degustazione alla cantina “Mesa”, la più giovane delle cantine della Strada del Carignano che produce vini semplici e vigorosi come il “Buio”, il “Buio Buio”, il “Meno Buio” e il “Malombra”.
A seguire tour panoramico di Porto Pino alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, alle incantevoli spiagge di sabbia finissima, alla pineta naturale di Pini d’Aleppo, unica in Europa. Si prosegue per Sant’Antioco, con visita e degustazione delle cantine “Sardus Pater”, del museo e dell’area archeologica. Ultima sosta a Santadi, il paese più interno della Strada del Carignano, uno dei centri più interessanti per cultura, tradizioni e artigianato, dove si trova una delle più importanti cantine del Sulcis, la Cantina Santadi, che si estende per circa 500 ettari e crea raffinati vini dal gusto inconfondibile, dal “Cala Silente” al più pregiato “Terre Brune”.
QUOTA: a partire da 121 Euro a persona in hotel BB (quote da riconfermare al momento della prenotazione).
La quota comprende: 2 notti in camera doppia in hotel con trattamento di pernottamento e prima colazione, 3 visite in cantina, 2 visite ad un museo o area archeologica – possibili anche pernottamenti in B&B o agriturismi.
Vi presentiamo le cantine della “Strada del Carignano del Sulcis”.
Cantina Sardus Pater a Sant’Antioco: dal 1955, su una superficie di 250 ettari, lavora i vigneti a piede franco producendo la DOC “Carignano del Sulcis”. Ogni bottiglia è frutto della sapiente selezione delle uve, di una vinificazione effettuata secondo antiche regole e moderne tecniche, per garantire al consumatore vino della migliore qualità, come “Arenas” il Carignano Riserva.
Cantina Santadi a Santadi: tra le eleganti barrique di rovere francese, i grandi vini rossi della Cantina di Santadi racchiudono i profumi della Sardegna, come il “Rocca Rubia”, Carignano del Sulcis DOC Riserva, rosso rubino quasi impenetrabile che emana intense note fruttate di more, mirtilli, vaniglia, mirto, cuoio e liquirizia, o il principe dei vini Rossi, il “Terre Brune” di grande stile, complessità e longevità.
Cantina Mesa a Sant’Anna Arresi: cantina moderna gestita da Gavino Sanna, 50 ettari di vigneto dove degustare “Buio”, il Carignano del Sulcis nato nei pressi di Porto Pino e il barricato “Buio Buio”. Un tempio del vino con un’immagine unica: bottiglie scure di vetro pesante, etichette minimaliste monocolore e il nome del vino contornato da una rivisitazione degli arazzi tradizionali della Sardegna, in etichetta e contro etichetta.
Cantina Calasetta a Calasetta: costituita nel 1932, l’azienda seleziona e lavora le uve migliori provenienti dal vitigno autoctono Carignano, sfruttando l’antica esperienza enologica. Grazie al terreno sabbioso, produce un vino dalle caratteristiche uniche ed inconfondibili nel suo genere, che viene imbottigliato dalla cantina con etichetta “PiedeFranco”, perché si coltiva ad alberello senza il porto-innesto.
Cantina 6 Mura: nasce dalle sabbiose colline che si estendono dal litorale di Porto Pino, fino a Calasetta, passando per Giba e Sant’Antioco. Il nome è l’assioma di “Su de Is Muras”, area protetta dell’iglesiente che si raccoglie attorno a Giba. Viene prodotto un vino con una forte connotazione, di cui conserva, in un bouquet raffinato e al contempo avvolgente, il profumo dei venti salmastri che si alternano alla durezza del maestrale e la sapidità del sale ammorbidita dalla dolcezza/rotondità della macchia mediterranea.