Antisofisticazione del vino: se ne discute nella Capitale
Alla vigilia del Vinitaly, un bel fiore all’occhiello per il mondo del vino italiano.
La Suar (Unione degli Operatori Privati Russi del Mercato Alcolico, che raggruppa circa l’80% dei maggiori importatori della Federazione Russa) giunge infatti nel Belpaese per siglare un accordo che ha come obiettivo quello di creare un forum permanente tra gli Enti dei due Stati preposti al controllo della qualità e delle genuinità.
A fare gli onori di casa sarà la Promex scpa (l’Agenzia di internazionalizzazione, frutto della collaborazione tra la Fiera di Roma e la Camera di Commercio e Sviluppo Lazio) già protagonista nell’ambito di Interdrink del novembre del 2006.
Proprio durante la Mostra Internazionale di Vino e Bevande Alcoliche, svoltasi a Mosca, si erano creati i presupposti di questa interessante collaborazione.
La delegazione italiana, infatti, composta da rappresentanti di Promex, del Ministero della Salute, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e del Nucleo dei Carabinieri per la lotta alle sofisticazioni (N.A.S.), si era particolarmente distinta per la competenza e la specificità dei propri interventi.
Da qui l’interesse dei dirigenti russi a una collaborazione stretta e fattiva.
In Russia, infatti, negli ultimi anni si è registrato un preoccupante incremento di vini adulterati, piaga che ha provocato anche un rilevante numero di vittime. La normativa e i controlli italiani sono quindi apparsi come un ottimo modello da adottare in tempi brevi.
Da qui l’esigenza di ufficializzare l’accordo con un documento che sancisca la collaborazione in questo senso dei due Paesi, con una particolare attenzione per le Dogane (il sistema di monitoraggio antifalsificazione di quella italiana, denominato Falstaff, è internazionalmente riconosciuto come uno dei più validi). Saranno quindi Federico d’Errico, Direttore Generale di Promex, e Osman D. Paragul’gov, Presidente della Suar, a porre le loro firme in calce a questo importante documento che sancisce al tempo stesso l’amicizia tra i due Paesi e la volontà di entrambi di garantire la migliore qualità di un prodotto nobile quale è il vino.
Stefano Carboni
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