Carlin Petrini, un Grande Uomo
"Salone internazionale del Gusto” di Torino, 9° edizione biennale 2012 (25-29 ottobre); vale a dire oltre dieci anni trascorsi ed un'evoluzione che ha portato la Regione Piemonte ad essere orgogliosa di avere come suo cittadino Carlin Petrini, un grande uomo.
In questi anni e con tanto lavoro è riuscito a portare alla ribalta sia la cucina italiana nel mondo, sia le cucine del mondo in Italia.
Lo ha fatto mettendo prima in mostra le prelibatezze italiane, ed ora mostrando al pubblico per la prima volta l'evento “Terra Madre”, un incontro internazionale con le comunità del cibo.
Quest'ultimo Salone riunisce in sé una grande idea, una scintilla che potrebbe cambiare il mondo e che il movimento Slow Food dal 2004 sta cercando di realizzare, partendo da semplici principi, e fra questi la conoscenza ed il rispetto.
Informare, mostrare, per far capire quanto è piccolo l'universo e quanto dignitose sono le persone che con grande fatica ed onestà affrontano la sopravvivenza quotidiana; basta osservarne i volti, il portamento e le espressioni, per riconoscere quanto di grande Carlin Petrini ha realizzato in questi anni.
Persone che con scarse risorse hanno saputo ricavare prodotti rari e preziosi ed ancora, con lavorazioni artigianali, ottenuto sapori unici da materie prime povere quali ortaggi riso, farine, ecc.
Tutto questo è in Mostra per cinque giorni agli occhi dei visitatori italiani, ma anche europei.
Al box office della stampa, il primo giorno erano molti i giornalisti stranieri e le previsioni indicano in circa duecentomila i visitatori ai due Saloni dell'alimentazione.
Altrettanto grande è la risposta della città di Torino ai richiami di Carlin Petrini: in questi anni si sono mobilitate centinaia di famiglie per ospitare gratuitamente i contadini e i piccoli produttori di 150 Paesi, ed al Salone del Gusto altrettanti sono i volontari che lavorano, collaborando a questo grande progetto di migliorare il mondo a partire dal cibo, prima necessità di sopravvivenza di queste popolazioni.
Una storia bella, unica nel suo genere, fatta di una rete mondiale di generosità che meriterebbe in qualche modo di essere contraccambiata.
Danila ORSI
Ecco i numeri dell'edizione 2012:
Mercato
Oltre 1000 espositori da 100 Paesi
tra cui
200 Presìdi Slow Food italiani
400 comunità del cibo provenienti da 100 Paesi
di queste
120 Presìdi Slow Food internazionali provenienti da 50 Paesi
e 5 Mercati della Terra internazionali: Tcherni Vit (Bulgaria), Mumbai (India), Tel Aviv
(Israele), Beirut (Libano) e Foça (Turchia)
Enoteca
Oltre 1200 etichette
Appuntamenti su prenotazione
128 Laboratori del Gusto
16 Teatri del Gusto
23 Appuntamenti a Tavola
11 Incontri con l’Autore
23 degustazioni guidate nella Piazza della pizza
Oltre 50 chef presenti tra Appuntamenti a Tavola e Teatri del Gusto
Conferenze e attività didattiche
57 Conferenze
19 incontri nella Casa della Biodiversità
oltre 20 appuntamenti nel Caffè letterario e musicale
19 corsi Master of Food
65 appuntamenti con il Personal Shopper
20 attività educative e oltre 100 ore di giochi ed esperienze ludiche per famiglie e ragazzi
60 percorsi di educazione per le scuole
Valore del Salone Internazionale del Gusto
Il Salone Internazionale del Gusto è un marchio che vale 2.35 milioni di euro e la stima delle sue
ricadute complessive sul territorio sfiora i 40 milioni di euro (fonte: IP Finance Institute e ICM
Research), escluso il valore della rassegna stampa.