Carlo Petrini in Cina per il Congresso internazionale di Slow Food
Il cambiamento climatico, il cibo e la biodiversità saranno le questioni al centro del Congresso internazionale che si terrà in Cina a Chengdu
In un momento in cui l'accordo di Parigi sul clima è seriamente messo in discussione, in seguito alla decisione di Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dall'accordo, la lotta contro il riscaldamento globale sta diventando sempre più urgente e merita un'attenzione particolare.
Slow Food si impegna sempre di più nel cercare di contenere gli effetti che il cambiamento climatico esercita sul sistema alimentare a livello globale in termini di perdita di biodiversità, insicurezza alimentare e impoverimento dei contadini, spesso costretti ad abbandonare la loro terra.
Questi saranno i temi al centro del Congresso internazionale di Slow Food in Cina.
La Cina è un attore importante nel sistema alimentare mondiale e può giocare un ruolo decisivo in questa sfida di portata globale. Negli ultimi anni Slow Food ha più volte affermato che la produzione del cibo rappresenta una delle principali cause del cambiamento climatico, ma che al tempo stesso potrebbe diventare una delle soluzioni. Slow Food promuove un diverso tipo di agricoltura, che dipenda meno dall’uso di combustibili fossili, inverta il processo di desertificazione, gestisca in modo più efficiente le risorse idriche e impedisca l'erosione del suolo.
La rete di Slow Food in Cina sta lavorando a questo cambiamento di paradigma radicale attraverso diversi progetti volti a salvaguardare la biodiversità alimentare e a proteggere la grande varietà di paesaggi e habitat che caratterizzano il paese. L'Arca del gusto, il progetto internazionale di Slow Food creato per salvaguardare i cibi a rischio di estinzione, conta già 60 prodotti in Cina e molte altre candidature stanno arrivando grazie all’impegno della rete.
Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food, viaggierà questa settimana in Cina per incontrare i rappresentanti delle istituzioni locali e la rete Slow Food. Il viaggio di Petrini sarà un'occasione per annunciare il Congresso internazionale di Slow Food, un momento fondamentale della vita dell’organizzazione che si svolge ogni quattro anni. Dal 29 settembre al 1 ottobre 2017 si riuniranno a Chengdu 400 delegati provenienti da 90 paesi.
Il 20 giugno Carlo Petrini visiterà il Centro di Ricostruzione Rurale Liang Shuming: un’istituzione che difende i valori Slow Food di buono, pulito e giusto, organizzando seminari e lezioni per promuovere il lavoro dei contadini e proteggere la biodiversità. Le attività promosse dal Centro coinvolgono allo stesso tempo cittadini, volontari, contadini, governi locali e università. Il fondatore del Centro di Ricostruzione Rurale, il prof. Wen Tiejun, aprirà il Forum Slow Food il 20 giugno. All'evento parteciperanno inoltre il comitato scientifico di Slow Food Great China e i rappresentanti locali del governo. Un gruppo di esperti e produttori dell'Arca del gusto e dei mercati contadini accompagneranno l’evento proponendo i loro prodotti in un pranzo collettivo.
Il 21 giugno Petrini incontrerà Pan Yue, vicepresidente esecutivo dell'Accademia centrale del socialismo di Pechino ed ex vice ministro per la tutela dell’ambiente. Carlo Petrini terrà una conferenza presso l'Università di Sichuan il 22 giugno (ore 16 – 18) sul rapporto tra cibo, salute e ambiente, portando l'esperienza di Slow Food all'attenzione di studenti, piccoli produttori e imprenditori e dei rappresentanti della città di Chengdu. Petrini sarà in quell’occasione nominato professore esperto in campo alimentare dall'Università di Sichuan.
Slow Food sta prestando molta attenzione ai processi che le istituzioni cinesi stanno mettendo in atto per incoraggiare sistemi di produzione alimentare più attenti all'ambiente, alla salute dei consumatori, e alla salvaguardia delle tradizioni gastronomiche regionali. Slow Food Great China desidera collaborare in questo senso al fine di garantire la massima sinergia e il raggiungimento di risultati concreti.
Ufficio Stampa Slow Food Italia
Alessia Pautasso
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