Castagna di Montella
La castagna fu importata in Italia dai greci:il suo nome deriva, per l’appunto dal greco Kàstanon e dai Romani. Anche Plinio e Ovidio hanno citato nelle loro opere questo frutto, denominandolo “ghianda di Amarillide”, mentre gli autori ellenici, lo definivano “noce dell’Eubea”.
La castagna di Montella è un frutto a guscio di pezzatura media o medio piccola, di forma prevalentemente rotondeggiante con la faccia inferiore piatta e la cui polpa è bianca, croccante e di sapore dolce.
La castagna è una coltura tipica del territorio collinare e montano di Avellino (Campania).
Essa ha acquistato importanza economica in seguito allo sviluppo della navigazione a vapore e al conseguente flusso migratorio delle popolazioni locali negli Stati Uniti e in Canada, dove viene attualmente esportato circa il cinquanta per cento della produzione.
La zona di produzione riguarda alcuni comuni della provincia di Avellino.
E’ utilizzata fresca, dopo bollitura o arrostitura, oppure sbucciata e seccata al forno e da questa si ricava anche una farina.