“Che rischio c’è? Alimenti e sicurezza”
Il Dipartimento delle Politiche di sviluppo, Direzione generale per la Tutela del Consumatore, del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore, ha realizzato un opuscolo rivolto ai consumatori, e che si pone l'obiettivo prioritario di metterli in condizione di riconoscere i principali fattori di rischio alimentare, fornendo nel contempo i mezzi per ridurre tali pericoli attraverso comportamenti che garantiscano la sicurezza e l’igiene. Titolo della pubblicazione è "Che rischio c'è? alimenti e sicurezza".
L'agile manuale, composto di poco di meno di cinquanta pagine scritte con linguaggio semplice e diretto, fornisce in maniera chiara, dettagliata ed esauriente tutta una serie di preziose informazioni relative ai rischi esistenti, ma anche ai comportamenti virtuosi che è possibile adottare per ridurli: indicazioni e consigli utili ed efficaci, resi ancor più comprensibili e immediati anche grazie al ricorso a schemi e a disegni esplicativi, a una grafica leggera e accattivante.
Si vuole inoltre promuovere nei cittadini una maggiore comprensione della comunicazione del rischio, con l'obiettivo di accrescere la fiducia nelle istituzioni, ribadendo che esse sono costantemente impegnate nella prevenzione e nella riduzione dei rischi, esse devono rappresentare per i cittadini la fonte di informazioni più attendibile, cui rivolgersi con serenità.
Il consumatore italiano risulta essere, da una recente indagine commissionata dall'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza degli alimenti, tra i più preoccupati d'Europa in tema di rischio alimentare; in molti casi le preoccupazioni sovrastimano la reale pericolosità di un fattore di rischio. Da qui la necessità di dedicare un capitolo della pubblicazione alla "Comunicazione e percezione del rischio alimentare", in cui si affronta il problema dei messaggi mediatici e della corretta decodifica degli stessi, dell'importanza di informarsi e degli atteggiamenti corretti da assumere di fronte ai mass media e alle varie fonti di informazione.
Nella prefazione per di più il ministro Gianni Alemanno sottolinea il fatto che l'Italia sia, anche per universale ammissione, il Paese che si distingue per qualità e per accuratezza dei controlli nel settore alimentare, con le oltre trentamila verifiche svolte ogni anno dal Ministero, che si vanno ad aggiungere a quelle eseguite da tutti gli altri enti preposti ai controlli. Un particolare che non è sfuggito all'estero e che, in piena emergenza da psicosi aviaria, ha fatto registrare un forte incremento delle esportazioni di carne bianca laddove in Italia si assisteva a una preoccupante contrazione dei consumi.
L'opuscolo si presenta come una guida per fronteggiare e per neutralizzare sia i rischi eventualmente connessi con l'acquisto di prodotti alimentari, sia quelli che possono insorgere da una cattiva conservazione o da una non adeguata pulizia e cottura degli alimenti; nell'ottica di veicolare un concetto di fondamentale importanza e significato: una percezione del rischio non corretta ci può portare a minimizzare i rischi quotidiani e invece a sopravvalutare le emergenze.