Con l’etichettatura, mappati 1 mln di formaggi italiani
Dal 19 aprile e' obbligatorio indicare la provenienza delle materie prime impiegate per la produzione di latte, yogurt, burro, formaggi, latticini e altri derivati prodotti e commercializzati in Italia.
Per Ismea "con l'indicazione del paese di mungitura e di quello di condizionamento o trasformazione viene scritto un nuovo capitolo nel rapporto di maggiore trasparenza tra produzione e consumo nel sistema agroalimentare. Si tratta di un cambiamento fondamentale soprattutto nel mercato italiano dei formaggi, che vedeva sinora tutelata l'origine solo per i formaggi Dop e Igp, e che ora vedra' complessivamente tutelati oltre un milione di tonnellate di formaggi prodotti e commercializzati in Italia". Secondo i dati di Ismea, infatti, il provvedimento consentira' al consumatore di conoscere l'origine delle materie prime di potenziali ulteriori 510.000 tonnellate di formaggi non Dop prodotti e commercializzati in Italia, che si aggiungeranno alle 513.000 tonnellate di formaggi gia' certificati. Nell'ambito degli acquisti domestici di latte e derivati, i formaggi e latticini costituiscono il 60% della spesa delle famiglie italiane, cui si aggiungono l'8% del latte fresco, il 13% del latte UHT, il 13% dello yogurt, il 2% della panna, e il 3% del burro.
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