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Dalle cellule staminali speranze di cura
per la sclerosi multipla

Le cellule staminali sono fonte di antinfiammatori naturali contro la sclerosi multipla.
Lo rivela uno studio condotto all’ospedale San Raffaele di Milano e pubblicato oggi su Nature, dal quale emerge che nei topi le cellule staminali adulte, iniettate per endovena, raggiungono i tessuti danneggiati e qui agiscono, senza differenziarsi in cellule adulte, liberando molecole antinfiammatorie che portano al suicidio le cellule responsabili del danno.
Le cellule infiammatorie che invadono e distruggono lentamente il cervello e il midollo spinale dei malati di sclerosi, infatti, producono dei contro-recettori che sono riconosciuti dai recettori presenti sulla superficie delle cellule staminali neurali che vengono, in questo modo, attratte nel luogo della lesione. Secondo i ricercatori con questa scoperta ci si avvicina ad un uso sempre più mirato e privo di effetti collaterali delle terapie con staminali neurali.
Le cellule iniettate, infatti, non integrandosi nel tessuto ospite, non danno origine a strutture nuove potenzialmente tossiche e sono in grado di uccidere le cellule responsabili della lesione senza attaccare i neuroni sani.
Gli scienziati comunque invitano alla cautela in quanto ricerche come questa, per quanto importanti, non significano necessariamente l’arrivo di una nuova cura.

Fonte: "www.dica33.it"

e ancora:

dal midollo, utilizzo di cellule per sconfiggere la sclerosi multipla
Una famiglia di cellule staminali adulte del midollo osseo potrebbe essere l'arma per mettere KO le cellule che causano la sclerosi multipla.
E' quanto dimostrato su topi modello della malattia da una ricerca italiana finanziata dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla. Sintetizzata intanto da ricercatori fiorentini una molecola che segnala la malattia, essendo in grado di individuare la presenza di anticorpi coinvolti nel meccanismo che determina la sclerosi multipla.

Ansanews