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Dall’Ue un incoraggiamento a promuovere i “Farmers Market”

UE: promuovere i Farmers Market
Commenti positivi della Coldiretti alla relazione dell’europarlamentare Marie Petre
“Siamo pronti a sostenere concretamente la richiesta del Parlamento europeo agli Stati membri di
promuovere la creazione di Farmer Market in cui i produttori abbiano la possibilità di offrire i loro articoli
direttamente ai consumatori”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la relazione di
Maria Petre, approvata dal Parlamento europeo, che accoglie con favore il processo di riflessione avviato dal
Libro Verde della Commissione sulla qualità dei prodotti. Nel contempo, auspica l’introduzione
dell’indicazione obbligatoria del luogo di produzione delle materie prime attraverso un'apposita etichetta che
soddisfi l'esigenza dei consumatori di ricevere maggiori informazioni sull'origine del prodotto che acquistano.
Per il Parlamento europeo i mercati per la vendita diretta degli agricoltori sono una forma di vendita che,
riferisce la Coldiretti “assicura un prezzo equo per i prodotti di alta qualità, rafforza il legame del prodotto
con il territorio e sensibilizza il consumatore ad una scelta consapevole riguardo gli aspetti qualitativi”.
Inoltre, evitando i percorsi più lunghi per i trasporti, dà “il buon esempio per quanto riguarda la lotta al
cambiamento climatico”. L’obiettivo della Coldiretti per il 2009 in Italia è di mille mercati gestiti direttamente
dagli agricoltori aperti nelle piccole e grandi città per consentire ai cittadini di fare la spesa al giusto prezzo
nel tempo della crisi, con l'obiettivo di raddoppiare il valore degli acquisti effettuati direttamente dagli
imprenditori agricoli. Nel 2008 un italiano su due (52%) ha acquistato almeno una volta direttamente dal
produttore agricolo, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita con un
fatturato di circa 2,7 miliardi di euro. Si tratta di un fenomeno in controtendenza rispetto alla crisi generale
perché concilia la necessità di risparmiare con quella di garantirsi la sicurezza del cibo. Tra le motivazioni di
acquisto dell'indagine Swg/Coldiretti spicca infatti la genuinità (63%), seguita dal gusto (39%) e dal
risparmio (28%). L’orientamento del Parlamento europeo fa seguito alla recente decisione dell’UE di rendere
obbligatoria l’indicazione dell’origine dell’olio di oliva e apre la strada all’etichettatura trasparente per tutti i
prodotti alimentari che sono ancora anonimi, dal latte a lunga conservazione a tutti i formaggi, dalla carne di
maiale a quella di coniglio e agnello, dai succhi di frutta alle conserve vegetali. (Fonte: gov)