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Domande e risposte sull’influenza aviaria e sugli alimenti: dall’EFSA

Cos’è l’influenza aviaria?
L’influenza aviaria è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce prevalentemente il pollame e altri volatili.
La Commissione europea ha preparato un elenco dettagliato di domande e risposte sull’influenza aviaria che fornisce informazioni sulle misure prese dall’UE al fine di limitarne la diffusione.

Che tipo di attività scientifica ha svolto l’EFSA riguardo all’influenza aviaria?
L’EFSA fornisce consulenza scientifica obiettiva su tutte le questioni che abbiano un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi, sulla salute e il benessere degli animali e sulla protezione dei vegetali.
Per quanto riguarda l’influenza aviaria, nell’ambito del suo mandato l’EFSA si è attivata su due livelli: sulla salute ed il benessere degli animali e sulla sicurezza alimentare. Il gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benessere degli animali (gruppo AHAW) dell’EFSA ha redatto un parere scientifico ed una relazione sugli aspetti dell’influenza aviaria concernenti il benessere e la salute degli animali.
In vista dell’evoluzione dell’influenza aviaria, il gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici (gruppo BIOHAZ) dell’EFSA tiene costantemente monitorata la situazione. L’EFSA intrattiene inoltre contatti regolari con la Commissione europea, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (CEPCM) ed altre organizzazioni internazionali, con cui condivide tutte le informazioni sulla malattia.

In futuro l’EFSA continuerà a svolgere attività scientifiche sull’influenza aviaria?

Nei prossimi mesi l’EFSA continuerà a prestare la sua consulenza scientifica sull’influenza aviaria, garantendo in particolare: una revisione scientifica della possibile trasmissione del virus ad altre specie, inclusa la umana, attraverso la catena alimentare; un parere sul ruolo che gli uccelli migratori rivestono nella diffusione della malattia tra gli animali; nonché un aggiornamento del precedente parere del gruppo AHAW, che tenga conto di eventuali nuovi dati disponibili.
È possibile contrarre l’influenza aviaria mangiando cibi contaminati? Sulla base dei dati attualmente disponibili, gli esseri umani contagiati dall’infezione hanno avuto un contatto diretto con uccelli infetti, vivi o morti. Ad oggi non vi sono prove epidemiologiche che l’influenza aviaria possa trasmettersi all’uomo tramite il consumo di prodotti alimentari, in particolare pollame e uova.

Qual è il parere dell’EFSA sui problemi di sicurezza alimentare riconducibili all’influenza aviaria?

L’EFSA e altre organizzazioni come l’OMS condividono di solito la raccomandazione ormai nota che polli e uova debbano essere cotti in maniera adeguata allo scopo di proteggere i consumatori da potenziali rischi da avvelenamento alimentare. Una cottura attenta di uova e carne di pollame contribuisce inoltre ad eliminare i virus, aumentando così la garanzia della sicurezza nell’improbabile eventualità che il virus H5N1 sia presente nei prodotti a base di carne di pollame cruda che entrano nella catena alimentare.
Per impedire che l’influenza aviaria penetri nella catena alimentare, la Commissione europea e gli Stati membri dell’Unione europea hanno messo in atto severe misure di controllo delle importazioni dai paesi terzi colpiti, anche al fine di contenere la diffusione negli Stati membri dove il virus è stato riscontrato tra gli uccelli selvatici e migratori.

Cosa dire delle ripercussioni della malattia sulla sanità pubblica?

Gli aspetti dell’influenza aviaria relativi alla salute pubblica vengono studiati dalla Commissione europea, dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (CEPCM) e dalle autorità negli Stati membri.
Le autorità sanitarie nell’Unione europea stanno inoltre lavorando in stretta collaborazione con organizzazioni internazionali come l’OMS.

European Food Safety Authority (EFSA) – Parma