Dop la “Farina di castagne della Lunigiana”
E’ iniziato l’iter per il riconoscimento da parte dell’Unione europea della Denominazione di origine protetta (Dop) per la “Farina di Castagne della Lunigiana”. Il via libera è stato dato il governo italiano che ha espresso parere favorevole alla protezione di questo particolare prodotto. A rilevarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Tale farina dolce -avverte la Cia- è ottenuta mediante la lavorazione di castagne prodotte da castagni della specie “Castanea sativa” delle varietà di cui si riconosce una storica presenza sul territorio interessato: Bresciana, Carpanese, Fosetta, Marzolina, Moretta, Primaticcia, Rigola, Rossella, Rossola.
La zona di produzione della “Farina di Castagne della Lunigiana” -sottolinea la Cia- ricade in provincia di Massa Carrara e comprende l'intero territorio amministrativo dei Comuni di Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana e Zeri.
La “Farina di Castagne della Lunigiana” -rileva la Cia- si caratterizza per uno spiccato sapore dolce che deriva principalmente dal castagno coltivato e dalle caratteristiche pedoclimatiche dell'areale di produzione. La conformazione territoriale, infatti, ed in particolare l'altitudine e le condizioni climatiche determinano la dolcezza del frutto.
Le particolari caratteristiche orografiche, morfologiche, pedologiche, idrografiche e climatiche della Lunigiana rendono questo territorio -conclude la Cia- un ambiente particolarmente adatto a determinare la dolcezza del castagno, che prospera ovunque, dal fondovalle fin verso i mille metri di altitudine. L'intera zona di produzione, ricoperta per quasi due terzi da selve di castagni, è situata a Nord della Regione Toscana, che fino a sessanta anni fa deteneva, tra le regioni italiane, l'assoluto primato in fatto di produzione di castagne.
Cia