Due nuove Dop per l’olio siciliano
Arrivano due nove Dop (Denominazione di origine protetta) per l’olio siciliano.
L’assessorato regionale all’Agricoltura ha completato le procedure per assegnare ad altre due province il marchio che certifica origine e qualità superiore del prodotto.
Le due nuove Dop si chiamano “I colli nisseni” e “Le colline ennesi”.
“Si tratta – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Innocenzo Leontini – di una ulteriore dimostrazione dell’attenzione che questo governo ha verso i consumatori e verso le imprese.
Nel primo caso, infatti, chi acquista un prodotto sarà tutelato dalla certificazione ben visibile sulle etichette e sarà così sempre in condizione di scegliere il meglio. Per quanto riguarda le imprese, la possibilità di poter proporre sui mercati un prodotto con la denominazione Dop assicura un’arma in più per battere la concorrenza”.
Tutte le procedure che coinvolgono anche il Ministero dell’Agricoltura sono ormai esaurite. Resta soltanto un passaggio da ultimare: la riunione di pubblico accertamento. “Se in quella sede non ci saranno opposizioni – spiega Donatella Manzo, dirigente dell’unità operativa Tutela qualità – entro la fine dell’anno le due nuove Dop saranno definitive”.
Per quanto riguarda gli effetti, la Manzo aggiunge: “Il marchio Dop assicura sempre la totale rintracciabilità del prodotto attraverso il suo legame con il territorio. Ovviamente ciò si lega alla presenza di requisiti elevati di qualità, per cui si può parlare di eccellenza dell’olio.
In pratica, i consumatori che acquistano un prodotto a marchio Dop sono certi che questo proviene dalla Sicilia e che è di grande qualità”.
Quelle che producono olio Dop, sono aziende che rispettano le norme comunitarie che sovrintendono alla qualità dei prodotti. E proprio per questo, come ha ricordato anche l’assessore Leontini, il marchio Dop assicurerà vantaggi anche agli imprenditori: “Potranno piazzare sul mercato il loro prodotto – aggiunge la Manzo – a prezzi leggermente superiori e possono anche avere accesso ai benefici previsti dalle politiche comunitarie per i marchi di qualità”. L’Assessorato Agricoltura- continua il Dr. Pietro Miosi ( Dirigente del Servizio Tutela, Promozione e Valorizzazione )– ha attivato una misura del P.O.R. Sicilia 2000-2006 con la quale viene finanziata l’introduzione nelle imprese dei sistemi di rintracciabilità , delle certificazioni di processo, ambientali e le certificazioni volontarie richieste dalla Grande Distribuzione italiana ed estera.
La DOP, secondo il Dr. Pietro Miosi, non è il punto di arrivo ma rappresenta l’inizio di un processo di differenziazione del prodotto nel mercato globale; occorre però organizzare la filiera dell’olio che ad oggi risulta ancora molto frammentata sia dal punto di vista produttivo che commerciale. Si assiste infatti ogni anno al proliferare di aziende agricole che, per trattenere parte del valore aggiunto, imbottigliano olio che spesso trovano difficoltà a collocare sul mercato, nonostante l’ottima qualità. Quindi appare indispensabile concentrare l’offerta per approcciare mercati anche lontani e competere anche su canali distributivi più moderni. L’Assessorato sta incentivando la costituzione e l’avviamento dei Consorzi di tutela che possono svolgere un ruolo strategico nella valorizzazione e tutela delle D.O.P. e finanzia, in compartecipazione con i Consorzi, iniziative promozionali rivolte sia al trade che ai consumatori finali.
Fonte: Carrefoursicilia