Fra breve l’IGP alla “Carota di Ispica”
Per la carota novella di Ispica si avvicina l'Indicazione geografica protetta. Il 25 novembre, nella sede dell'Asca ad Ispica, si è tenuta la pubblica audizione, che è il primo atto formale dell'Igp.
I funzionari del Ministero delle Politiche agricole e forestali, hanno incontrato i produttori che di recente si sono costituiti in associazione, per confermare il disciplinare che individuerà la tipologia del prodotto, la qualità e zone di produzione, che in Sicilia insistono principalmente nelle province di Ragusa e Siracusa, e in parte nel catanese e nel nisseno.
Dopo il riconoscimento da parte del ministero, sarà l'Unione europea a concedere l'Igp.
L'intero iter dovrebbe concludersi in un anno.
Per questo prodotto e per le tante imprese che lo coltivano e lo lavorano è un segnale importante delle istituzioni. L'Igp assicurerà un aggiunto per la carota novella di Ispica che ora si avvia ad ottenere il riconoscimento della tipicità legata al territorio.
La carota di Ispica dal colore arancio intenso, è famosa per il suo intenso profumo e per il sapore deciso. Viene coltivata esclusivamente nel territorio di Ispica e nell'immediato entroterra che va da Santa Croce Camerina a Pozzallo, sulle colline dai 150 ai 170 metri sopra il livello del mare. In quest'area, i terreni ed il clima tipicamente mediterraneo, con estate aride ed inverni miti, favoriscono il buon sviluppo della radice e contribuiscono ad ottenere un prodotto con caratteristiche organolettiche eccezionali ed uniche. Oggi è coltivata in circa 1.500 ettari, per una produzione complessiva che supera o 405.000 quintali.
E' un ortaggio dalle eccezionali proprietà dietetiche, grazie soprattutto all'alto contenuto di vitamina A.
La carota viene consumata prevalentemente cruda, ma fa parte di moltissime basi di sughi e salse, è immancabile nella preparazione di lessi e bolliti, può essere anche fritta e cucinata in agrodolce. E' preziosa per la preparazione di marmellate, frullati e succhi.
Fonte: Agricoltura italiana