“Frittelle & Curunas” a Tuscania
Anche a Tuscania si celebra la festa di Sant'Antonio Abate il santo che visse intorno al 250 D.C. e che decise di seguire il precetto evangelico vendendo il suo ingente patrimonio per donarlo ai poveri e vivere da eremita. Egli che fu tentato molte volte dal demonio che assunse varie forme animalesche, soprattutto quelle del maiale, non cedette mai.
Il 22 gennaio 2006 a Tuscania non solo avrà luogo la tradizionale benedizione degli animali, la sfilata di butteri a cavallo, ma anche la gustosissima Sagra della frittella al cavolfiore. L’ingrediente è il cavolfiore che viene impastellato con la farina, aromatizzato con un sospetto di cannella ed affogato nell’olio bollente del padellone allestito a Tuscania in occasione della festa di Sant’Antonio. Le frittelle, velate di zucchero (gustose anche in versione salata), vengono distribuite calde e fragranti ai numerosi forestieri. Dal momento che siete a Tuscania, non dimenticate inoltre di fare una visita alle famiglie etrusche Curunas e Vipinana.
I loro stupendi sarcofagi sono custoditi nel Museo nazionale presso la chiesa-convento di Santa Maria del Riposo.
I Curunas si presentano con una serie di personaggi appartenuti a più generazioni, dal 310 al 190 a.C. Quelli della tomba Vipinana, utilizzata da cinque generazioni, sono coevi e risalgono al 310-170 a.C.; la scoperta del sepolcreto risale al secolo scorso per merito della famiglia Campanari di Tuscania che dette grande impulso allo studio dell’etruscologia nella Tuscia. Si deve a loro la grande mostra allestita a Londra nel 1836.