Fungo di Borgotaro
Italia – Il fungo di Borgotaro Igp è un prodotto caratteristico, che cresce spontaneamente nei boschi dell’Appennino parmense.
Sotto la definizione “Fungo di Borgotaro” Igp si elencano quattro varietà:
– Boletus aestivalis (o “fungo rosso”); ha cappello emisferico e convesso-pulvinato, cuticola pubescente secca e colore bruno rosso, il gambo sodo e grosso alla base, è dello stesso colore del cappello ma con toni più chiari ed ha una consistenza soffice. Il Boletus aestivalis nasce nei castagneti tra maggio e settembre.
– il cappello del Boletus pinicola (o “moro”) ha cuticola pruinosa biancastra e colore bruno-rossiccio vinoso; il gambo tozzo e sodo, ha un colore che va dal bianco all’ocra, al bruno rossiccio. Il Boletus pinicola è presente nei castagneti in estate, nei faggeti e sotto l’abete bianco in autunno.
– il Boletus aereus (o “magnan”), ha cappello emisferico, poi convesso e piano-allargato; cuticola secca e vellutata, di colore bronzo-ramato; il gambo è sodo, di colore bruno-ocraceo, finemente reticolato; la carne è soda e bianca ed ha sapore e odore intensi. Il Boletus aereus nasce nei querceti e castagneti tra luglio e settembre.
– il cappello del Boletus edulis (o “fungo del freddo”) ha forma simile al Boletus aereus con cuticola non separabile e colorazione che va dal bianco crema al bruno castano, al bruno nerastro. Il gambo è sodo, panciuto prima, allungato poi. Ha un colore biancastro tendente al nocciola; la carne è soda e bianca.
E’ un fungo che va dal colore bianco-nocciola al bruno rossiccio, un odore e un sapore molto gradevoli ed una consistenza molto soffice rispetto ad altri funghi porcini. Il Boletus edulis nasce nei boschi di faggio, abete e castagno tra fine settembre e la prima neve.
La zona di produzione del fungo di Borgotaro Igp si estende ad alcuni Comuni della provincia di Parma ed al Comune di Pontremoli, in provincia di Massa Carrara.
Il primo accenno storico ai funghi porcini di Borgotaro risale al 1700, ma esistono numerose altre testimonianze successive che ne vantano le caratteristiche organolettiche.
Alla fine del 1800 il Fungo di Borgotaro ha assunto una certa rilevanza economica con la nascita delle prime imprese che iniziano a svolgere attività di trasformazione e commercializzazione e contemporaneamente con lo sviluppo dell’esportazione dello stesso all’estero.
Fautore ed iniziatore della valorizzazione dei prodotti tipici è stato nel 1882 Agostino Bertani, il quale con grande intuizione decretò l’importanza dei funghi nel risollevare l’economia del territorio.
Complessivamente l’area interessata dal fungo di Borgotaro Igp è di oltre 33.000 ettari dei quali circa 15.400 nel comune di Pontremoli, circa 8.800 in quello di Albareto ed i rimanenti 8.900 ettari nel comune di Borgo Val di Taro.
Il fungo di Borgotaro Igp si caratterizza per l’aroma profumato e per le caratteristiche organolettiche qualitative.
Le ricette del Consorzio di Tutela del Fungo di Borgotaro