Giornalisti stranieri in Sicilia per la 3 Edizione degli “Etna Days”
Tornano per la terza edizione il 12,13 e 14 settembre gli Etna Days, l’evento voluto e ideato dal Consorzio Tutela Vini Etna Doc: un viaggio per la stampa internazionale – in particolare da Stati Uniti e Nord Europa – per testate specializzate nel settore wine ma anche di lifestyle. Il tutto per far conoscere un territorio sempre più in voga e sempre più richiesto.
“Sono attesi quest’anno – ci racconta il direttore del Consorzio, Maurizio Lunetta – più di 40 giornalisti di cui 15 provenienti dagli Stati Uniti”. Per tre giorni il Picciolo Etna Golf Resort si trasformerà nella casa degli Etna Days.
Si parte il 12 settembre con uno speach di benvenuto alla presenza dei produttori. Ci saranno il presidente OIV – Organizzazione internazionale della vigna e del vino Luigi Moio, il direttore generale dell’Unione Italiana Vini Paolo Castelletti e il direttore dell’Association des Climats du vignoble de Bourgogne, Bertrand Gauvrit.
“Vogliamo provare in questo modo ad allargare la nostra visione e lo sguardo, per capire cosa accade anche fuori dal nostro territorio”, continua Lunetta che modererà l’incontro insieme al presidente del Consorzio, Francesco Cambria.
Si va avanti nella giornata del 12 settembre con una degustazione tecnica delle oltre 450 etichette esclusivamente di Etna Doc, per poi passare a un walk around tasting insieme ai produttori.
Il 13 e il 14 settembre, come ogni anno, si divideranno i giornalisti in sette gruppi da sei persone per visitare le cantine dell’Etna e soprattutto i vigneti, la particolarità che deve emergere. “In ogni luogo che visiteranno troveranno altri produttori e si discuterà del versante, della contrada e dei temi”.
Il 14 sera a piazza Scammatta a Catania sarà organizzata da Ais una degustazione insieme al consorzio.
“Vogliamo creare un mix di persone, chi conosce già questo territorio e chi non l’ha mai visitato. Ci piacerebbe che l’impatto fosse emozionale. In questo modo potranno conoscere i produttori che hanno un’anima vulcanica”.
Il brand Etna, intanto, continua a prendersi la scena, nonostante rappresenti solo 1,2% della superficie regionale vitata. Di pochi giorni fa la notizia della proroga allo stop ai nuovi vigneti: consentiti solo 50 ettari all’anno per tutta la Doc. E nel frattempo prosegue l’iter per l’ottenimento della denominazione di origine controllata e garantita
“Siamo molto soddisfatti – conclude Lunetta – e soprattutto orgogliosi perché stiamo assistendo al ritorno dei giovani che investono in questo territorio perché prendono i terreni dei nonni che i padri hanno dimenticato e li recuperano. È un fenomeno che ci fa molto piacere che ci dà prospettiva”.