Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile: all’agricoltura il triste primato
Si svolge il 12 giugno la Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile, manifestazione organizzata dall’Organizzazione Internazionale sul Lavoro che vuole sensibilizzare su un fenomeno di stretta attualità e di larga diffusione.
È di oggi il rapporto di PlayFair 2008, organizzazione promossa dai sindacati occidentali dei lavoratori tessili e dall’ong Clean Clothes, che denuncia le condizioni disumane dei bambini cinesi, costretti a lavorare 15 ore al giorno in condizioni igieniche a dir poco disperanti.
Ma se è una vera piaga per i giganti asiatici e per i paesi del Terzo Mondo, in Italia la questione è altrettanto allarmante: sono infatti circa 400.000 i bambini di età compresa tra i 7 ed i 14 anni obbligati a lavorare sottopagati e sfruttati.
Neanche a dirlo, il settore che fa la parte del leone è proprio quello agricolo, con un pesante 28,3%. Il 17,9% è invece concentrato nella ristorazione. Dati sconcertanti, legati soprattutto ai lavori di tipo stagionale.
Tra le cause, la famiglia sembra essere un vero e proprio incubatore di disagio che, a causa anche delle condizioni economiche precarie, porta all’abbandono dell’occupazione scolastica per un contesto lavorativo degradante e privo di tutele.
La Giornata Mondiale contro il lavoro minorile non può che essere d’auspicio affinché la piaga si risani, nel settore agricolo come in tutti quegli ambiti lavorativi in cui ai bambini è negata la loro infanzia.
Alessandro Tibaldeschi