Gli olandesi al voto per il
referendum sulla Costituzione
Con un referendum consultivo, anche gli olandesi esprimono oggi, mercoledì 1° giugno, il loro parere sulla Costituzione europea.
A pochi giorni dal "no" dei francesi, si ipotizza che anche gli olandesi esprimano con un No il loro voto.
A rappresentare il fronte del "si", sostenuto dal governo del premier democristiano Jan Peter Balkenende, il leader della CDA, Maxime Verhagen, incalzato al contrario da André Rouvoet dell'Unità Cristiana che intende invece rigettare il trattato costituzionale. Wouter Bos, leader del Pvda, partito laburista d'opposizione, condivide invece il "si" con la maggioranza al potere.
Il "no" al 60%, il 92% degli olandesi che sostengono che il loro voto non sarà influenzato da quello dei vicini francesi, un tasso di partecipazione stimato attorno al 45%: sono queste le indicazioni degli ultimi sondaggi.
Gli analisti individuano tra le principali ragioni del "no" le paure connesse all'aumento dell'immigrazione, posizione sostenuta da Geert Wilders, leader della destra populista, e strenuo oppositore dell'adesione della Turchia all'Europa.
Ma per molti dei quasi 12 milioni di olandesi chiamati alle urne, rigettare il trattato sarebbe anche un modo per protestare contro il governo Balkenende, il quale ha escluso le dimissioni indipendentemente dall'esito del voto. Un voto che esprimerebbe anche le frustrazioni per l'adozione dell'Euro, che quattro anni fa avvenne invece senza interrogare i cittadini.
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