Grassi saturi non dannosi per il cuore?
Da alcune ricerche di questi ultimi dieci anni dalle quali esce sempre più indebolita l'ipotesi che i cibi grassi siano pericolosi per il cuore, o quanto meno essa viene in parte meglio precisata.
L'ultima in ordine di tempo è quella condotta da un gruppo di ricercatori svedesi, secondo i quali un'alimentazione ricca di grassi non danneggia in misura preponderante la salute del cuore. Conclusione che, se confermata, sovvertirebbe le convinzioni di cardiologi e i nutrizionisti, solidificatesi da almeno trent'anni in fatto di norme precauzionali e convenzioni e recepite da organismi come l'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'American Heart Association e che vogliono la dieta mediterranea come stile alimentare guida per la salute, in particolare quella del cuore, in quanto povera di grassi saturi e ricca di alimenti di origine vegetale e che in generale raccomandano un apporto giornaliero di grassi inferiore al 30% del totale delle calorie introdotte, con una quantità di grassi saturi non superiore al 10%.
La ricerca, che non ha tardato a ricevere aspre critiche, proviene da a Monaco di Baviera dove si tiene in questi giorni il 26esimo congresso dell'European Society of Cardiology (Esc). A Monaco, un gruppo di studiosi dell'Università di Malmo, in Svezia, ha presentato i risultati di una ricerca che ha visto coinvolti 30mila svedesi di mezza età, uomini e donne, senza precedenti di infarto o ictus, che seguivano una dieta grassa e ipercalorica e che sono stati tenuti sotto controllo dagli studiosi per sette anni.
Ad esprimere perplessità nei confronti delle conclusioni tratte dallo studio svedese sono stati in Italia il direttore della cattedra di Medicina Interna dell'Università di Brescia, Enrico Agabiti Rosei e il professor Roberto Ferrari, cardiologo dell'universita' di Ferrara e neo vice-presidente dell'Esc, i quali invitano a trattare con cautela i dati dello studio svedese, fra l'altro condotto su persone esclusivamente residenti nel paese nordico, e confermano la validità della dieta mediterranea.
I ricercatori svedesi, essi stessi sorpresi dai risultati del loro studio, ammettono che si tratta solo di un primo studio, non in grado di sovvertire le attuali linee guida sull'alimentazione, e che per ulteriori conferme occorrerà attendere dati più precisi.
Fonte: Italiasalute.it