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I “fagioli bianchi di Rotonda” in corsa per la Dop

Premiato il rispetto delle tradizioni, così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha accolto la notizia della domanda di registrazione della denominazione Dop sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
“Con il riconoscimento della Dop Fagioli Bianchi di Rotonda, l’Unione Europea dimostra che la tradizione, la storia e il lavoro delle mani dell’uomo vengono sempre premiati. La tecnica utilizzata per la coltivazione dei Fagioli Bianchi di Rotonda, infatti, è la stessa che si è tramandata nel corso degli anni con una serie di operazioni colturali eseguite interamente a mano, utilizzando strumenti propri della valle del Mercure”.

Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha accolto la notizia della domanda di registrazione della denominazione Dop dei Fagioli bianchi di Rotonda, sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Da questo momento la procedura comunitaria prevede sei mesi di tempo per permettere agli altri Stati membri di presentare eventuali domande di opposizione alla richiesta di riconoscimento. Trascorso questo periodo otterranno ufficialmente la Dop.

I Fagioli bianchi di Rotonda sono prodotti in provincia di Potenza, nei comuni di Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore. I terreni su cui vengono coltivati i Fagioli bianchi di Rotonda sono situati nella valle del Mercure.

Le principali caratteristiche qualitative sono l’elevato contenuto proteico della granella; il tegumento molto sottile, e infine l’aspetto dei baccelli che si presentano completamente bianchi, con semi di dimensioni maggiori, di forma caratteristica tonda/ovale e senza screziature.

Le tecniche agronomiche di coltivazione utilizzate per la produzione si caratterizzano per la marcata presenza nel processo produttivo dell’uomo e dell’utilizzo di strumenti propri della valle del Mercure, come l’utilizzo esclusivo di tutori di castagno per il sostegno dei fagioli ottenuti dai boschi presenti nella suddetta Valle. La tecnica utilizzata per la coltivazione è la stessa che si è tramandata nel corso degli anni con una serie di operazioni colturali eseguite interamente a mano, come la realizzazione della struttura di sostegno dei fagioli rampicanti, la scerbatura, la raccolta del prodotto. Per l’impianto di sostegno dei fagioli vengono utilizzati pali di castagno di varia dimensione secondo l’utilizzo del sistema a postarella o a rete, per la crescita dei fagioli rampicanti.

Famosa la sagra del Fagiolo bianco di Rotonda che testimonia il forte legame che tra questo prodotto e il territorio.
Nel 2004, i Fagioli bianchi di Rotonda sono stati inseriti nell’elenco dei prodotti tradizionali della regione Basilicata.