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I prodotti delle Marche in Inghilterra

"Le aziende marchigiane hanno proposto prodotti di alta qualita': vino, liquori, pasta, salumi e insaccati, prodotti orticoli, frutta conservata e, non da ultimo, il tartufo. Il mercato inglese riserva grande attenzione all'agroalimentare italiano, segnalando interessanti valori di importazione".
Lo ha detto il vice presidente e assessore all'agricoltura della regione Marche Paolo Petrini, parlando della partecipazione della regione all'International Food & Drink Event di Londra, la principale manifestazione fieristica del Regno Unito per il settore agroalimentare, svoltasi al Centro fieristico ExCel, chiusa oggi. La presenza italiana e' stata curata dall'Ice (Istituto nazionale per il commercio estero) che ha promosso una collettiva di 50 aziende nazionali, 12 delle quali marchigiane, all'interno di un padiglione di 900 metri quadri. Erano presenti anche Consorzi di tutela, insieme a enti e agenzie di promozione abruzzesi, marchigiane e laziali.
Le aziende partecipanti sono state 1.300: quella italiana e' stata la delegazione piu' consistente e qualificata. L'evento ha richiamato un vasto pubblico di operatori dell'industria britannica di cibi e bevande.
Consistente e' stata anche la presenza di operatori provenienti da altre nazioni, in particolare India e Paesi del sud est asiatico. ''Oggi il Regno Unito – ha aggiunto Petrini – rappresenta il quarto sbocco per il nostro export, dopo Francia, Germania e Stati Uniti. Costituisce un'opportunita' anche per l'agroalimentare, in quanto gli inglesi sono particolarmente interessati alle specialita' regionali e ai prodotti Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (indicazione geografica protetta), di cui le Marche vantano una buona consistenza''. La regione segnala infatti 5 Dop (Caciotta d'Urbino, Prosciutto di Carpegna, Salamini alla cacciatora, Olio d'oliva di Cartoceto, Oliva tenera ascolana) e 3 Igp (salumi, carne di vitellone, lenticchia). ''Sono produzioni ad alto valore aggiunto – ha concluso Petrini – per le quali il mercato estero puo' rappresentare un ottimo sbocco commerciale e garantire la sopravvivenza economica delle aziende di piccole dimensioni.

La partecipazione alla fiera di Londra ha confermato questa attenzione verso le nostre produzioni, nonostante il periodo di recessione economica globale''.