I vini dei colli bolognesi al Vinitaly
Una quarantina di vini dei Colli Bolognesi, con la ‘bandiera’ Pignoletto in primo piano, al Vinitaly di Verona dal 6 al 10 aprile.
Il Consorzio Vini Colli Bolognesi sarà infatti presente nel grande Padiglione 1 interamente dedicato all’Emilia Romagna con un proprio spazio collettivo e un banco di assaggio (precisamente allo stand BO 1) in rappresentanza di una ventina di aziende (senza dimenticare altre cantine che espongono autonomamente in diverse aree della Fiera).
Le aspettative di ripresa del settore vitivinicolo e i leggeri segni di fiducia che aleggiano nuovamente in tutti i padiglioni del Vinitaly sono beneauguranti anche per i Colli Bolognesi: attualmente, dal vino il mercato sembra richiedere autenticità, genuinità, sincera espressione del territorio, e privilegia i prezzi ragionevoli. E questi, unitamente alla ‘gamma’ ampia grazie alla versatilità dei territori, sono tutti punti di forza dei Colli.
“La presenza del Consorzio Vini Colli Bolognesi al Vinitaly – spiega il presidente Luca Visconti di Modrone – è una sorta di piccola anteprima di un più articolato progetto di promozione che vedrà impegnato il Consorzio per tutto il resto del 2006, all’insegna del leit motiv ‘Colli Bolognesi in tour’.
Non a caso, tra gli obiettivi di quest’anno, c’è quello di portare i vini bolognesi, oltre che sulla tradizionale piazza regionale, anche su ribalte più lontane – e se vogliamo ‘ostiche’ – come Firenze, Milano e Roma. Sono in programma presentazioni e tasting per target mirati di pubblico (operatori, ristoratori, giornalisti), facendosi forza anche dell’integrazione con altri prodotti del territorio, come formaggi, salumi, mortadella, asparago di Altedo. Primo appuntamento ‘in trasferta’, a Firenze, il 5-6 maggio per un ‘derby dell’Appennino’ in cui soprattutto i bianchi, con la loro fragranza e lieve aromaticità, cercheranno di farsi largo in un ambiente che ovviamente privilegia i blasonati rossi di casa… Seguirà una presenza a Milano, in piazza Duomo, dal 25 al 28 maggio nell’ambito di una promozione di tutti i prodotti enogastronomici bolognesi, a cura delle Camere di Commercio di Bologna e Milano.
Nella promozione, si punterà sempre sui vini bianchi (in particolare, Pignoletto), sui quali sembra di assistere a un generale ritorno d’interesse, ma senza trascurare altri vitigni che sui Colli Bolognesi sono storicamente coltivati, come Sauvignon, Barbera, Merlot, Cabernet Sauvignon, tanto da poter essere considerati dei ‘quasi autoctoni’. Che non a caso raggiungono punte qualitative notevoli, con i conseguenti riconoscimenti della critica.
Sul territorio, invece, i momenti principali sono – per la prima volta a giugno, il 10 e l’11 in concomitanza con le ‘Feste medievali’ di Monteveglio – il Concorso vinicolo ‘Palio dell’Abbazia’, e la tradizionale Mostra Assaggio dei Vini dei Colli Bolognesi a Villa San Martino (Monte San Pietro) dal 7 al 10 settembre 2006 (XV edizione), con alcune novità nei format.
Da ricordare, infine, che per festeggiare ‘Liberamente’, il progetto di apertura gratuita dei musei a cura dell’Assessorato alla Cultura di Bologna, alcune aziende dei Colli Bolognesi (selezionate autonomamente da Slow Food)
offriranno i vini per gli aperitivi che si terranno nei weekend (fino al 17 giugno) nei cortili storici dei musei. E infine, un grande banco di assaggio è in programma lunedì 8 maggio dalle 17 alle 22, questa volta con l’organizzazione dell’associazione Go Wine, in Sala Borsa, a Bologna.
Nei programmi del 2006, da un punto di vista più ‘tecnico’, continueranno i progetti di zonizzazione del territorio con il CRPV, lo studio del vitigno Pignoletto e il recupero di antichi vitigni in pericolo di estinzione come lo Chasselas e il Negretto, in collaborazione con istituti di ricerca.
Ma molto bolle in pentola anche sul fronte dei disciplinari delle Doc dei Colli Bolognesi. L’obiettivo è di procedere a una razionalizzazione delle denominazioni e delle tipologie.
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