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Il buio e la scoperta dei sensi

A Roma, nei giorni venerdì 21 e sabato 22 Ottobre, si terrà un Seminario a cui seguirà, nella giornata conclusiva, una Cena al buio.
Il buio nel mito, nell’anima, nell’arte, nella poesia e nell’origine della vita.
“I Sensi del Buio”, questo il titolo dell’iniziativa, vuole essere infatti sia un’occasione di riflessione sull’oscurità che un’esperienza per sperimentare tutti e cinque i sensi attraverso i quali la persona percepisce il mondo esterno.
Patrocinato dalla Presidenza della Repubblica, dal Senato e dalla Regione Lazio, il seminario “I sensi del buio” nella prima giornata affronterà il tema del buio dal punto di vista letterario, mitologico, scientifico, psicanalitico e artistico, ma anche politico e religioso.
Il tema del buio risale infatti alle più antiche mitologie che narrano l’origine del mondo.
Le tenebre spesso rappresentano il negativo, il disordine, il male. “Ma il buio è anche il luogo dove si attinge a Dio e spesso le immagini altro non sono che la materializzazione di un’idea, di un desiderio. Forse ciascuno di noi possiede un terzo occhio per vedere e percepire la luce, quello del cervello, dell’immaginario, dello spirito.
La notte, in fondo, è il luogo della nascita della luce.
Per una persona non vedente la cecità fisica non può essere simbolica: c’è comunque la capacità e il desiderio di vedere qualcosa che gli occhi non hanno inquadrato, ma la mente sì” spiegano Marina Caleffi e Lilia De Santis che hanno promosso il seminario.
Per approfondire queste riflessioni saranno presenti all’incontro, che si terrà a partire dalle ore 15,30 presso il Convento dei Padri Passionisti in largo della Sanità Militare 60 a Roma,
– il poeta Roberto Mussapi,
– il grecista Dario Dal Corno,
– lo scienziato/scrittore Carlo Flamigni,
– il neuropsichiatra infantile Giovanni Bollea e
– il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Interverranno inoltre
– Annita Ventura e
– Marcello Iometti, rispettivamente presidente regionale e provinciale dell’Unione Italiana Ciechi.
Nella seconda giornata, con inizio alle ore 20,30 si terrà nell’antico refettorio dello stesso Convento “Il gusto del buio”.
Una cena in piena oscurità preparata dallo chef Fabio Campoli, che realizzerà un menu nel quale i contrasti di gusto daranno vita ad un armonia di sensazioni.
La cena sarà accompagnata dalle note del pianista non vedente Antonio Torquati e da alcune poesie inedite di Roberto Mussapi recitate dall’attrice Sonia Bergamasco.
Sarà un viaggio al buio attraverso l’udito, l’olfatto, il tatto e il gusto per scoprire con meraviglia le potenzialità di tutti i sensi e per avvicinarsi alla realtà di chi non vede.
Un ascolto delle “voci dal buio”, come le chiama Roberto Mussapi, che da sempre, nei suoi versi, accosta i motivi di luce e buio a quelli di silenzio e voce. Complice la presenza di camerieri non vedenti, che si muoveranno con sicurezza e disinvoltura nell’oscurità, accadrà un vero e proprio capovolgimento di prospettiva rispetto alla consueta modalità di percezione del mondo esterno. “Angeli custodi” dei commensali, i camerieri aiuteranno i partecipanti a sintonizzarsi coi propri sensi.
La cena si tiene nello stesso giorno del "Convegno nazionale dei medici oculisti" riuniti per affrontare la problematica del glaucoma, fra le principale cause di cecità.
E' prevista alla cena la partecipazione di rappresentanti del mondo della scienza, delle istituzioni, della cultura, dello spettacolo e dello sport, oltre che di una cinquantina degli stessi oculisti partecipanti al Convegno sul glaucoma, desiderosi di sperimentare di persona cosa significhi vivere al buio, condizione di molti dei loro pazienti.
L’iniziativa nel suo complesso è resa possibile grazie alla sensibilità di Villa Tiberia – Ars Medica Orbis e di Alce Nero.

Comunicato stampa
Koiné Comunicazione
Roberta Dudan – Mariagrazia Bonollo –