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Il Caffè di Simo a Lucca, dal 2007 sarà anche Ristorante

Con l’inizio del nuovo anno gli abitanti di Lucca e dintorni insieme ai tanti turisti che affollano durante l’anno la bella città, avranno a disposizione, fra i ristoranti del centro storico un ulteriore punto di riferimento per le loro colazioni di lavoro e cene.
Il Caffè di Simo, locale storico in via Fillungo, all’interno del quale continua ad imperare uno dei più antichi bar-pasticceria della città, meta in passato della “bella epoque” lucchese, riapre al suo interno il ristorante.
Il nuovo progetto viene presentato alla stampa specializzata e ai responsabili dei principali enti locali, il 15 di Dicembre, al ristorante, durante una serata dedicata all’Aceto Balsamico di Modena.
La formula è inedita per la città di Lucca, perché oltre alle figure professionali dello chef e del maitre, si affianca anche un esperto del settore enogastronomico e agroalimentare che ha già iniziato a sottoporre all’attenzione dei gestori un programma ben definito sul “fare ristorazione” rapportato alle esigenze del momento, sia in fatto di gusto, sia per quanto riguarda l’aspetto economico.
Sarà interessante vedere come si possa fare un ottima cucina, ben presentata, attenta alla salubrità, legata indissolubilmente al territorio, con tanto di presentazione e grande cura a livello di immagine, alla portata di tutti.
Le stagioni, segneranno rigorosamente i prodotti presenti sui menu proposti durante l’anno e la cucina racconterà la “tradizione rivisitata”, con pietanze creative ed in linea con le più recenti tendenze culinarie.
Altro punto di forza sarà l’aspetto “vini”, con una carta sulla quale saranno presenti soltanto vini, bianchi e rossi, locali e nazionali, che non supereranno assolutamente i 20 euro al tavolo. Anzi, la stragrande maggioranza di questi prodotti non supereranno la soglia dei 15 euro.
In questo senso sarà un piacere dimostrare, a chi ancora non ci crede, che si può bere bene spendendo il giusto, e in certi casi meno di quello che si pensa.
Gestori del progetto, Giuseppe Da Prato e Alessandro Redi, rispettivamente chef noto a livello nazionale e maitre, già titolari del conosciuto ristorante Accasata a Lammari.
La comunicazione sarà gestita per il primo anno da Claudio Mollo, giornalista specializzato in Comunicazione del Settore Enogastronomico.