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Il florovivaismo italiano è pronto alla sfida per la ripresa

Bene il recente convegno nazionale tenutosi a Torino su opportunità, normative e prospettive del settore

Torini, Gennaio – I florovivaisti italiani sono pronti a scommettere sul futuro di un settore che può superare la congiuntura e, anzi, essere di traino alla ripresa del Paese. Le risorse? Risparmio energetico grazie alle biomasse, un approccio “ragionato” dei mercati e, soprattutto, tanta promozione grazie anche al volano d’immagine dato dal circuito dei “Comuni Fioriti” italiani.
Questi i punti di confronto e rilancio emersi dal convegno nazionale di Asproflor (Associazione Produttori Florovivaisti) che ieri a Torino, in corso Francia 329, ha riunito partecipanti da tutto il Paese sul tema “Floricoltura e vivaismo nel 2013: opportunità, normative e prospettive”.

Il convegno si è aperto alle ore 10.15 con il saluto dell’assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto: quindi, alle 10.30, la tavola rotonda su “biomasse per il riscaldamento delle serre”: l’ing. Fausto Adriano ha trattato gli aspetti tecnici (costi, tipologie, dimensionamento ecc.) dei moderni impianti a biomassa; il prof. Remigio Berruto del Disafa (dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari) Universita’ di Torino ha presentato il “progetto di filiera per la valorizzazione degli scarti di potature mediante l'utilizzo del calore prodotto dai biodigestori”; l’ing. Oliaro ha parlato dell'incubatore aziende del politecnico di Torino, per le attività innovative; l’ing. Franco Gottero dell'istituto per le piante da legno e l'ambiente della Regione Piemonte (IPLA), ha poi illustrato il tema "energia da biomasse forestali: opportunità e limiti".
A completare la tavola rotonda l’esperienza del floricoltore Sergio Ferraro (vice presidente Asproflor) sull’analisi dei risparmi realizzati dopo 5 anni di utilizzo di una caldaia a cippato.
Moderatore è stato il dott. agr. Eraldo Antonini coordinatore tecnico-scientifico della rivista “Giardini”.
Nel pomeriggio, il presidente Marconi ha introdotto la tavola rotonda (ore 14) su “codice della strada e commercializzazione di piante e fiori” mentre il dott. Franco Fabbri dirigente Polstrada di Cuneo ha parlato di “codice della strada: tachigrafo, tempi di guida e corretto utilizzo dei mezzi pesanti”.
Ultimo tema, trattato dal dott. Silvio Bellezza-Quater (resp. fiscale Cia Torino), è stato quello sulle normative di recente introduzione dall’articolo 62 e relative alla commercializzazione di piante e fiori, ha illustrato, inoltre, l’ultima variante che ne abolisce l’applicazione tra produttori agricoli.

Positivo il commento di Renzo Marconi, presidente dell’Associazione Produttori Florovivaisti: “E’ stato un momento di confronto importante, che ha approfondito strategie, conoscenza normativa e prospettive per un anno che potrebbe essere decisivo per il settore.
Siamo convinti – come è emerso nel convegno – che la floricoltura possa dare molto ad un Paese composto da tanti territori, ognuno con caratteristiche diverse ed uniche: i fiori sono, infatti, simbolo stesso di una tradizione rurale ed ambientale che può e deve essere di stimolo all’accoglienza e alla valorizzazione di un nuovo tipo di “turismo del verde e dei fiori” come ci sta insegnando l’esperienza del circuito nazionale dei Comuni Fioriti d’Italia, creato proprio dalla nostra associazione Asproflor e che ha una rappresentanza di respiro europeo grazie ad Entente Florale- Aefp”.

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