Il lattosio e i problemi che causa
Il 98% degli zuccheri presenti nel latte è costituito dal lattosio che è contenuto oltre che nel latte, anche nei suoi derivati (formaggi e yogurt) e in prodotti a base di siero di latte. Diversi possono essere i problemi alimentari che derivano da questo “zucchero” e sono sempre di più i soggetti che soffrono a causa del lattosio.
Nel linguaggio comune i termini “allergia al latte” e “intolleranza al lattosio” sono spesso usati in modo interscambiabile, creando confusione. Entrambi i termini si riferiscono a differenti condizioni di salute, con differenti cause, sintomi, gruppi colpiti e differenti trattamenti che sono necessari per eliminare gli effetti provocati. Si definisce “intolleranza al lattosio” l’insieme dei sintomi che possono presentarsi per l’incapacità di digestione del lattosio, causata da una carenza di lattasi, l’enzima che scinde il lattosio in zuccheri semplici che vengono poi assorbiti dal tratto gastrointestinale. Non tutte le persone che hanno una carenza di lattasi sviluppano sintomi clinicamente rilevanti, ma quelli che li sviluppano vengono definiti “intolleranti al lattosio”. L’espressione e l’attività della lattasi inizia a diminuire nella maggior parte delle persone intorno ai 2 anni di vita con una riduzione progressiva geneticamente programmata, ma i sintomi di intolleranza al lattosio raramente si sviluppano prima dei 6 anni. Dall´altro lato invece, l´allergia alimentare è una reazione del sistema immunitario dell´organismo a qualcosa contenuto nell´alimento o ad un ingrediente dell´alimento solitamente una proteina. Il latte bovino, le uova, il grano e la soia sono tra le fonti piú comuni di allergie alimentari nei bambini. L´allergia al latte, nella fattispecie, è causata da un´anormale reazione del sistema immunitario alle proteine presenti nel latte. Proprio questo crescente fenomeno ha dato lo stimolo per una ricerca condotta da Nielsen sul Consumer Panel (9.000 famiglie e 25.000 individui) con l’obiettivo di quantificare e qualificare il fenomeno in molti dei suoi aspetti e soprattutto di identificare un target di consumatori, con la possibilità di analizzarne in dettaglio i comportamenti d’acquisto e i bisogni da soddisfare. Questa ricerca rappresenta sicuramente un patrimonio informativo prezioso e pressochè unico, data la paradossale scarsità di dati ufficiali e ricerche quantitative sull’argomento. Il primo dato importante che evidenzia la ricerca riguarda il dimensionamento del fenomeno: ad oggi in Italia 4.2 milioni di individui dichiarano di soffrire a causa del lattosio; di questi 2.8 milioni hanno “semplici” problemi di digestione, 1.1 milioni sono intolleranti e 305 mila sono invece allergici. Un altro importante risultato della ricerca riguarda le abitudini e i comportamenti alimentari dei soggetti sofferenti al lattosio. Il 17% degli intolleranti al lattosio elimina dalla propria dieta tutti i prodotti che lo contengono, il 18% decide di consumare prodotti a basso contenuto di lattosio (Bcl), mentre il 50% decide di limitarsi il più possibile concedendosi saltuariamente uno strappo alla regola. Per gli allergici, invece, il 45% deve necessariamente eliminare questi prodotti e il 20% utilizza prodotti a basso contenuto di lattosio. Si identifica quindi un target di consumatori specifico che le aziende del settore alimentare e quelle della distribuzione dovrebbero analizzare più in dettaglio per capirne le esigenze ma soprattutto per identificare delle opportunità di business non ancora sfruttate. Alcune delle esigenze emerse dalla ricerca in oggetto sono, infatti, molto chiare ed evidenziano la richiesta di un’offerta di prodotti più ricca.