Il lussemburghese Jean-Claude Juncker, nuovo Presidente UE
Fra non più di quindici giorni, vale a dire dal prossimo 1° gennaio 2005 il semestre di Presidenza dell'Unione Europa è stato affidato al lussemburghese Jean Paul Junker.
I temi piu' scottanti che avrà da trattare nei prossimi mesi riguardano la riforma del Patto di stabilita',
le relazioni con gli Usa,
le prospettive finanziarie Ue per il 2007-2013.
Gli sarà accanto il suo ministro degli esteri, Jean Asselborn,
In sintesi, questi i temi:
– REVISIONE PATTO: in una replica a distanza all'intervento fatto da Berlusconi al Consiglio europeo del 17 dicembre, Asselborn ha scartato qualsiasi ipotesi di abolizione del Patto.
''Al consiglio del 17 dicembre – ha osservato Asselborn facendo un riferimento indiretto all'intervento di Berlusconi sul patto di stabilita' all'ultimo summit – c'e' stato un intervento piu' considerevole per i modi che per il contenuto, che sostiene che non c'e' bisogno di un patto e che il patto stesso e' un freno per la crescita''. ''Noi pensiamo invece – ha aggiunto – che serva un patto il cui equilibrio sia basato su un'interpretazione intelligente e non la sua soppressione''.
Il principio e' stato ribadito anche da Juncker, secondo il quale il Patto ''sara' reso piu' intelligente'', premiando gli stati virtuosi, che presenteranno bilanci positivi. Secondo Juncker – che non sembra sostenere la tesi di chi chiede un alleggerimento di alcuni criteri per favorire la crescita – ''si dovra' rafforzare l'aspetto preventivo'' aggiungendo ''una buona dose di stabilita' nell'applicazione del Patto quando l'economia europea e' in una posizione di crescita forte''.
In questo caso, ha spiegato, ''gli stati membri dovranno essere obbligati ad investire il surplus di bilancio per ridurre i loro deficit e il loro debito pubblico'', mentre nel caso di crescita debole ''occorre un maggior margine di manovra'' che sara' maggiore per i paesi ''virtuosi nell'applicare il Patto''.
– VISITA BUSH: un altro tema cruciale e' la ricucitura dei rapporti Ue-Usa, complicati dalla posizione critica di alcuni Stati membri sull'intervento militare americano in Iraq. Un primo passo sara' fatto con la visita del presidente americano George W. Bush alle istituzioni Ue del 22 febbraio.
In quella occasione il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, potrebbe incontrare a Bruxelles anche i 25 capi di stato e di governo dell'Ue, riuniti in un vertice straordinario dell'Ue.
George Bush in Germania incontrerà il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, indi seguirà una visita in Slovacchia dove avra' un incontro con il presidente russo Vladimir Putin.
Secondo Asselborn ''la presidenza fara' il possibile'' perche' ''il presidente Bush incontri anche i 25 capi di Stato e di governo dell'Ue'' e il ministro ha gia' avuto ieri un colloquio con il futuro segretario di Stato americano, Condoleeza Rice, dal quale e' emersa ''la volonta' anche da parte statunitense di fare in modo che questo incontro possa avvenire''.
– PROSPETTIVE FINANZIARIE: Juncker ha anche sottolineato l' urgenza di definire il nuovo quadro finanziario che dovra' sostenere l'attivita' e gli impegni dell'Ue nel periodo 2007-2013, che il Lussemburgo vorrebbe chiudere entro giugno. ''Se non arriviamo ad un accordo sulle grandi linee nel giugno 2005 – ha detto il premier – sara' impossibile attuare programmi che dovranno essere disponibili dal primo gennaio 2007''.
''Credo – ha aggiunto il futuro presidente di turno dell'Ue – che non ci sia alcuna possibilita' di avere un accordo unanime sulla proposta che limiterebbe all'1% del Pil il futuro bilancio Ue'' e sara' necessario ''un compromesso tra la proposta avanzata da sei paesi per l'1% e le proposte della Commissione'' che prevedono spese per l'1,14% del Pil.
href=http://www.gouvernement.lu/ target=_blank>Fonte:sito del governo del Lussemburgo