Il ruolo del cibo fra gli immigrati italiani in America
"Il ruolo del cibo nella comunità di origine italiana"
Riflessioni su questo tema sono state tenute nella girnata di ieri, 12 febbraio a Sarasota, in Florida (USA) alla Selby Public Library, con la scrittrice italo-americana Carol Bonomo Albright
Sicuramente un intreccio interessante quello tra cibo e cultura, interpretato con consapevole originalità dalla scrittrice italo-americana .
La studiosa ha esposto le proprie riflessioni in un incontro dal tema: "The Role of Food in Immigrant Italian-American, Irish-America, and Jewish Culture".
" Sono diversi gli elementi che hanno influito sul rapporto che le popolazioni giunte in America hanno sviluppato con il cibo – dice Bonomo -"L'idea originale è sorta durante i miei lunghi studi sulla letteratura italo-americana: analizzando racconti e poesie notavo che nelle opere di autori di origini italiane il cibo era sempre menzionato!".
E questo ha fatto la differenza.
Nella cultura ebraica, ad esempio, il cibo ha una stretta connessione con l'identità religiosa.
Le tradizioni sono molte e ben radicate, sottolinea la Bonomo, ci sono regole ferree su cosa e quando mangiare e tale condizionamento ha sicuramente influito anche sulla interpretazione del cibo, posizionato più nella sfera sacra che in quella mondana.
Nella cultura irlandese, che ha sempre imposto una rigida lealtà verso le tradizioni religiose, si è finito col far coincidere il concetto di spiritualità con la mancanza di cibo. Il cattolicesimo, infatti, prevedeva severi e continui digiuni durante il corso dell'anno, e l'astinenza venne strumentalizzata come mezzo per raggiungere la purificazione.
Gli irlandesi vollero delineare la propria identità puntando sulla netta differenziazione dalla civiltà inglese; "il cibo ha ricoperto un ruolo secondario nella loro cultura ".
Tutto il contrario di quanto avvenuto per gli italiani, figli di una lunga tradizione culinaria alle spalle.
"Essi proseguirono nella loro venerazione per il cibo, sul quale puntarono sicuramente per determinare la loro identità . Ad esempio, in 'Tè a casa di zia' di John Ciardi, il poeta viene esortato a mangiare ben sette volte!
Nelle opere di autori americani il cibo non assume mai una simile importanza".
Alla lezione hanno preso parte, tra gli altri, professori italo-americani aderenti al Sarasota Italian Cultural Events, associazione che promuove l'incontro.
Carol Bonomo Albright è direttrice di "Italian Americana ", giornale storico-culturale pubblicato presso l'Università di Rhode Island, Providence. E' inoltre Presidente Associazione Storica italo-americana, e insegna Studi italo-americani alla Harvard University Extension School. Ha pubblicato numerosi articoli e recensioni su diversi giornali e antologie.
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