Il “Tortellino di Valeggio?” Un nodo d’Amore
Martedì 17 giugno si celebra la leggenda di questa pasta sdolcinata con la più lunga tavolata d’Europa ospitata sulle rive del Mincio
Ci saranno circa dodici quintali di tortellini fatti a mano, 4200 bottiglie di bianco di Custoza e di Bardolino, 100 cuochi, altrettanti sommelier e 300 camerieri per un totale di 1100 metri di tavolate. La festa del “Nodo d’amore” – in programma a Valeggio sul Mincio (Verona) martedì 17 giugno – si annuncia quest’anno con numeri da capogiro per celebrare in grande stile l’amato Tortellino di Valeggio.
Tra gli ospiti figurano anche delegazioni dalla Corea del Sud e dall’Australia amanti di questa delizia che, ogni anno, attira nella piccola frazione di Borghetto migliaia di commensali. E infatti, il ponte che aggancia le due sponde del Mincio da due decenni ritorna ai fasti sognati da Giangaleazzo Visconti. Merito degli imprenditori locali dell'Assoristoratori, autori di questa enorme cena dedicata al tortellino che, da queste parti, si lega alla leggenda del “Nodo d'Amore”. Il noto tortellino nasce infatti da una storia trecentesca legata all'amore contrastato tra Malco, un capitano delle truppe viscontee, e la bella ninfa del Mincio Silvia. Per sfuggire ai malvagi i due trovano rifugio nelle acque ancora turbolente del fiume lasciando in ricordo un fazzoletto intrecciato a forma di tortellino che sarà chiamato da allora nodo d'amore.
Il piatto ricordo celebrativo della serata 2014 porterà inoltre la firma del fumettista veronese Milo Manara, a cui è stato recentemente assegnato in California l'Oscar del disegno. Proprio Manara sarà il destinatario di uno degli annuali riconoscimenti “Nodo d'Amore”.