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Il Veneto intende preservare le specie ittiche di acqua dolce

Scazzone, luccio, tinca…: produrre e preservare le specie ittiche di acqua dolce

Venerdì 15 ottobre 2010 in Corte Benedettina a Legnaro (PD), Veneto Agricoltura in collaborazione con la Regione Veneto, Unità di progetto Caccia e Pesca.

Veneto Agricoltura a tutela della trota marmorata, del luccio, della tinca, dello scazzone e del pesce gatto, specie autoctone che popolano le acque dolci della Regione Veneto.

Dalle ore 9.00 di Venerdi 15 ottobre, Veneto Agricoltura dedica una mattina all’Aquacoltura con l’attività svolta presso il Centro ittico di Valdastico (VI) per il recupero e la ricostituzione delle popolazioni naturali di trota marmorata appartenenti ai bacini idrografici Brenta, Adige e Piave. Nel corso della mattinata, aperta alle Associazioni di pesca, pescatori, produttori ittici, ricercatori, etc, verranno tra l’altro illustrate le tecniche di produzione del pesce gatto e dello scazzone, pesce di piccola taglia di acqua dolce, per accrescerne la valenza gastronomica ed alimentare. Verrà inoltre presentata la pubblicazione a cura di Veneto Agricoltura “ Linee guida per la gestione degli impianti ad attività ittiogenica a salmonidi” che, come ricordato dall’Amministratore Unico di Veneto Agricoltura, Paolo Pizzolato, “intende essere uno strumento pratico a servizio prevalentemente delle Associazioni di pesca sportiva per indirizzare sulle buone prassi per l’allevamento al fine del ripopolamento delle Acque pubbliche regionali e a sostegno della pesca veneta”. L’ultima parte della mattinata verrà dedicata agli obblighi ittiogenici, attività di pubblico interesse che la Regione Veneto ha affidato a Veneto Agricoltura allo scopo di contrastare l’impoverimento delle popolazioni ittiche che sono di interesse per la pesca.