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In arrivo i primi vegetali probiotici

Copaim avvierà da luglio la produzione e la vendita sul mercato dei prodotti della nuova linea Vivium: olive e carciofi pugliesi coltivati con metodologie brevettate.

Nel corso dell’evento “Osservatorio Cibo e salute: La gastronomia guarda oltre”, svoltosi a Milano presso Regione Lombardia, sono stati presentati gli esiti di una ricerca quadriennale che per specificità e innovazione è stata selezionata e finanziata – 1,3 milioni di euro – dal Ministero dell’Istruzione: frutto della ricerca sono i carciofi e le olive probiotiche.
Questi alimenti, che rappresentano l’unica alternativa vegetale ai prodotti caseari nell’ambito degli alimenti funzionali con componente probiotica, raggiungono vivi e vitali l’intestino, migliorando l’equilibrio della flora batterica e rappresentano l’incontro fra il gusto della tradizione mediterranea e un’alimentazione finalizzata al miglioramento del benessere fisico.
Le aziende coinvolte nel progetto sono Copaim S.p.a, leader nella produzione di gastronomia fresca ittica e vegetale che ha deciso di diversificare la produzione e, prima azienda sul mercato nazionale, ha investito in specialità mediterranee probiotiche che fanno bene alla salute, e La Chiavicella S.p.a. Di Trinitapoli (Fg), controllata direttamente dal Gruppo, che dispone di una superficie produttiva di circa 14 ettari destinati alla coltivazione diretta e di uno stabilimento dedicato alla trasformazione delle verdure. Partner di ricerca è l’Istituto di Scienze delle Produzioni alimentari Cnr-ispa di Bari, protagonista di importanti azioni di ricerca finalizzate al sostegno dell’innovazione nell’agroalimentare. La ricerca è stata coordinata dalla dott.Ssa Paola Lavermicocca, microbiologa alimentare e ricercatrice dell’Ispa, che per questo studio scientifico ha ricevuto il premio “Itwiin Puglia – per l’innovazione al femminile”.
“La ricerca alla base di questa nuova produzione ha determinato lo sviluppo del mercato degli alimenti funzionali creando un segmento che registra tassi annui di crescita continua in Europa e nel mondo – spiega la dott.Ssa Lavermicocca – E’ da questa premessa che nasce Vivium, che prende il nome dalla caratteristica principale dell’elemento che lo rende un alimento probiotico: il Lactobacillus paracasei, un fermento probiotico accuratamente selezionato che raggiunge vivo e vitale l’intestino. Per poter esercitare il proprio effetto benefico, i microorganismi probiotici devono sopravvivere innanzi tutto al processo di trasformazione dell’alimento per poi affrontare le aspre e selettive condizioni che incontrano nel passaggio del tratto gastro-intestinale.
Nel caso di Vivium – continua la dott.ssa Lavermicocca – l’operazione è stata facilitata grazie alla componente vegetale della materia prima: olive e carciofi esercitano un’azione protettiva del microrganismo probiotico.
Le ragioni della sopravvivenza sono da ricercarsi nelle componenti nutrizionali (fibre probiotiche e vitamine) dei vegetali che contribuiscono alla proliferazione della flora batterica intestinale. Ma più in generale l’architettura della superficie del vegetale offre protezione e garanzia di vitalità alle cellule batteriche ».
Al centro della presentazione, i risultati della ricerca, una scoperta altamente innovativa nel settore gastronomico: Vivium, specialità mediterranee probiotiche. (Un’innovazione basata su metodologie microbiotiche brevettate dall’Epo, dal Japanese Patent Office e dall’Uib e su studi scientifici a valenza internazionale).
I carciofi e le olive probiotiche, coperte da 2 brevetti di proprietà di Copaim, sono prodotti che oltre a contenere 1 miliardo di cellule vive del batterio probiotico, conservano i valori nutrizionali della materia prima: i carciofi sono ricchi di fibre attive e antiossidanti, mentre le olive contengono sali minerali, vitamine e i “buoni” acidi grassi monoinsaturi.
“I nuovi prodotti sono il frutto di una ricerca quadriennale – spiega Daniele Lombardelli, Presidente Copaim – e rappresentano l’unica alternativa vegetale, nell’ambito degli alimenti funzionali con componente probiotica, ai prodotti caseari”.
“Per l’Azienda si tratta di un’innovazione duplice – aggiunge il Vice Presidente, Maurizio Romiti – che se da un lato crea una novità assoluta nel mondo gastronomico unendo sapore e benessere, dall’altro amplia l’offerta raggiungendo anche il target di consumatori intolleranti ai latticini”.
Copaim è il gruppo italiano di gastronomia fresca di alta qualità con la maggiore presenza sui mercati esteri: il settore ha un fatturato internazionale mediamente del 10 %, mentre le vendite estere di Copaim ammontano al 50 % dei ricavi consolidati.
I principali mercati di destinazione sono quelli europei, con particolare presenza sui mercati anglosassoni. Il Gruppo, nato 33 anni fa ad Orbetello con un primo insediamento produttivo, oggi conta cinque stabilimenti, situati in Toscana, Sicilia, Puglia e Piemonte. I ricavi consolidati sono nell’ordine dei 36,9 milioni di euro, con una crescita nell’ultimo triennio di circa il 40%.