In degustazione a Torino i vini abruzzesi
Dopo lo straordinario successo dell’esordio romano e della tappa bolognese, prosegue il tour dei vini d’Abruzzo nelle principali città italiane.
Sarà Torino la terza tappa di “Note di Piacere”, la campagna voluta dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo e dall’Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo, Arssa.
“Una campagna che ci sta regalando grandi soddisfazioni – racconta Marco Verticelli, Assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo – e che conferma la bontà di un’operazione nata dalla volontà delle istituzioni e dal forte desiderio di collaborazione messo in campo dai produttori. Un’iniziativa di alto profilo che ha come scopo principale quello di sottolineare il ruolo fondamentale ormai assunto dai vini del nostro territorio in campo nazionale”.
E quindi, mentre continua la campagna pubblicitaria ideata dall’agenzia Ideamorphosy che gioca sull’affascinante mix tra musica e vino, ecco Torino ospitare una interessante degustazione che vedrà in campo ben 80 etichette in rappresentanza di circa 40 produttori. Un affascinante itinerario tra Montepulciano, Trebbiano, Cerasuolo e Pecorino.
“Il nostro poker vincente – prosegue Verticelli – con il Montepulciano d’Abruzzo a fare da capofila, forte del suo ruolo di leader assoluto nelle vendite nazionali del 2007 con 13 milioni di bottiglie vendute. E poi il Trebbiano, che nel nostro territorio raggiunge livelli ineguagliabili. Così come il Cerasuolo, che rappresenta un preciso punto di riferimento nel settore dei rosati, tipologia in costante crescita. Per finire con il Pecorino, vino che sta conoscendo un periodo di meritatissimo successo”.
Tutto questo a conferma di un movimento enoico, quello abruzzese, ormai da tempo collocatosi nel gotha della produzione italiana. Forte di una storia già raccontata da Ovidio, Polibio e Plinio il Vecchio e di un’attualità che parla di 1 milione di ettolitri di vino Doc che ogni anno vengono prodotti in un territorio incastonato tra l’Adriatico e le montagne del Gran Sasso e della Maiella, in quello che è il più grande sistema di aree protette d’Europa.
Il tutto per una produzione che si attesta intorno ai 100 milioni di bottiglie l’anno, di cui circa la metà rivolta ai mercati esteri con un posizionamento assai forte in Germania (23%), Stati Uniti (22%), e Canada (10%) e una crescita costante in Gran Bretagna, nei Paesi del nord Europa e presso i mercati asiatici.
“Ma certo non abbiamo intenzione di trascurare l’Italia – conclude Marco Verticelli – come dimostra questa nostra operazione che, dopo i successi delle prime tappe, ci porta ora a Torino, città principe nella cultura del bere. Arriviamo qui con la consapevolezza di confrontarci con un pubblico di intenditori abituati alla qualità e con la certezza di soddisfare le loro aspettative”.
E quindi agli enoappassionati torinesi non resta che segnarsi in rosso sul calendario la data del 23 aprile e il luogo, le suggestive sale.
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Stefano Carboni