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In Lombardia assaggi dei “Vini del Castello”

L’associazione Castelli e Ville Aperti in Lombardia propone, nell’ambito dell’iniziativa ‘PortaMi al Castello’, un appuntamento con ‘I vini del Castello’.
Il tour inizia con la visita al Castello di Bornato e alla Villa Orlando, esempio rarissimo di villa rinascimentale costruita all'interno di un castello medievale.
La sua posizione panoramica permette alla vista di spaziare sulla Pianura Padana e di intravedere, nelle giornate più limpide, gli Appennini.
Il nucleo centrale del castello è costituito da una roccaforte romana eretta a presidio della strada consolare che collegava Bergamo a Brescia.
Inverardo da Bornato, ampliando e rafforzando la roccaforte con una cerchia di 300 metri di mura merlate, con torri e contrafforti, fossati e ponte levatoio, le ha conferito l'aspetto che tuttora conserva. Giambellino, nipote d'Inverardo e grande mecenate delle arti e delle lettere, fece della dimora un punto di incontro di artisti e poeti provenienti da ogni parte d'Italia, tra i quali spicca il nome di Dante Alighieri. L'importanza crescente di Bornato portò alla costruzione di una seconda cinta muraria a protezione dell'intero Borgo, del quale il castello rappresentava la cittadella: di questa seconda cinta, conservata solo in alcuni brevi tratti, è oggi riconoscibile il percorso circolare.
L'invasione della Franciacorta da parte di Azzone Visconti nel 1326 segnò l'inizio della decadenza di Bornato, che spesso sarà al centro di cruenti episodi di battaglia.
Nel 1509 la Franciacorta passò sotto la breve dominazione del re dei Francesi Luigi XII. Bornato ritornò all’antico splendore nel 1564, quando la famiglia Bornati si estinse nella famiglia Gandini, che costruì all'interno del castello la villa rinascimentale tuttora visitabile. Visita alle antiche cantine sotto la torre principale, dove da 800 anni si produce il vino del Castello di Bornato, oggi conosciuto come ‘Terre di Franciacorta’: prodotto in piccole quantità e imbottigliato solo nelle annate migliori, il vino si può acquistare presso la dimora stessa. Passeggiata nei giardini della dimora (quello all’italiana verso sud e quello all’inglese verso nord), dove si possono ammirare numerose piante secolari: cedri del Libano, cedri deodara, ginkobiloba e una rarissima Sophora laponica di 200 anni, unico esemplare sopravvissuto dei primi importati in Europa alla fine del 1700. Nel bosco a nord est si può inoltre visitare una grotta romantica costruita nel 1800 all'interno di sotterranei medievali. Verso le ore 13 trasferimento a Grumello per il pranzo a buffet presso il Castello di Grumello dove, nel pomeriggio si effettuerà la visita.
Il Castello, immerso tra le dolci colline della Valcalepio, tra Bergamo e il Lago di Iseo, è parte di un’azienda vitivinicola di 37 ettari, dei quali 20 coltivati a vigneto. Durante tutto il Medioevo fu un punto di osservazione e di difesa, ma anche di rifugio per la comunità di Grumello. A questo periodo risalgono la torre (con merlatura guelfa), le cantine dal soffitto a volta, la sala del corpo di guardia con volta a crociera, le prigioni. Nella seconda metà del ’300, con l’avvento delle Signorie, Grumello fu teatro di aspre lotte tra i locali, Guelfi, e gli abitanti del vicino lago d’Iseo, Ghibellini.
A partire dal 1400 vide scontrarsi il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Dapprima fu zona di conquista di Pandolfo Malatesta, poi, insieme a tutto il territorio della Bergamasca, passò alla Repubblica di Venezia. Nel 1442 il castello divenne di proprietà del condottiero Bartolomeo Colleoni e nei secoli seguenti passò nelle mani di diverse famiglie nobili. Dal 1953 il castello è di proprietà della famiglia Reschigna Kettlitz di Milano, che tuttora lo abita e lo gestisce. La visita al castello comincia dalle grandi cantine medievali, dove sono custoditedecine di botti in rovere, nelle quali maturano i vini del castello.
Attraversare le cantine del castello è un’esperienza unica: ogni anno dal castello escono circa centomila bottiglie.
Abbandonate le cantine si fa tappa nella piccola cappella, dove ancora oggi vengono celebrati i battesimi e i matrimoni della famiglia. Degni di nota, sopra l’altare, un dipinto del ’700 raffigurante la Flagellazione di Cristo, opera di un anonimo, e un quadro che rappresenta un pittore veneziano del ’700, attribuito ad Antonio Molinari.
Lasciata la cappella ci si addentra nelle stanze del castello: qui ogni oggetto emana un fascino particolare, dovuto al fatto che il castello è tuttora abitato dalla famiglia Kettliz. Nella Sala dei Cavalieri si può ancora immaginare il condottiero Bartolomeo Colleoni intento a discutere con i suoi uomini le strategie di guerra.
Il costo del tour è di 48 euro a persona e comprende: accompagnatore turistico, trasporto in pullman Gran Turismo, pranzo in ristorante tipico, visite guidate ai luoghi storici, materiale informativo; Castelli Pass in omaggio.
Sabato 13 maggio 2006 appuntamento con ‘PortaMI al Castello’ per il tour ‘Delizie e giochi d’acqua milanesi’: Palazzo Arese Borromeo (Cesano Maderno, MI) e Villa Borromeo Visconti Litta (Lainate, MI); partenze: Milano e Monza.
Per informazioni e prenotazioni: InfoPoint Porta Nuova
tel. 02.65589231, info@castellieville.it.

Weblink: www.castellieville.it