“Jin, Jiyan, Azadi” (Donna, vita libertà)
Risuonano ormai in tutta Europa gli slogan a sostegno della rivolta delle donne iraniane. Nei Paesi Bassi centinaia di manifestanti hanno marciato verso il parlamento, mentre in Iran si avviano verso la terza settimana le proteste scoppiate dopo la morte della 22enne Mahsa Amini, uccisa durante un fermo della polizia per via di una ciocca di capelli portata fuori dall’Hijab
Proprio la ciocca di capelli è diventata il simbolo della solidarietà italiana: al MAXXI, il Centro nazionale di arte e architettura contemporanea di Roma, molti visitatori ne hanno lasciata una in una scatola trasparente che verrà consegnata all’ambasciata iraniana della Capitale.
“Hanno bisogno di sapere che non sono sole” ha dichiarato la presidente ed ex ministro per lo Sport e la cultura Giovanna Melandri. “Devono sapere che vogliamo combattere insieme a loro per ciò che chiedono, ovvero i diritti umani fondamentali”.
Lo stesso gesto è stato compiuto, a Strasburgo, dall’europarlamentare svedese di origine irachena Abir al-Sahlani: “Finché le donne iraniane non saranno libere noi saremo al loro fianco” ha dichiarato, scandendo poi lo slogan che, in curdo e in farsi, ha accompagnato le proteste: “Jin, Jiyan, Azadi” (Donna, vita libertà)
Anche a Parigi deputati e ministri hanno osservato un minuto di silenzio durante la seduta dell’Assemblea nazionale in “omaggio” agli iraniani che “hanno pagato con la vita la loro lotta per la libertà”,