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La Dop al “Pomodorino del Vesuvio”

Il pomodorino del Vesuvio chiede la DOP

E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea la domanda di registrazione della denominazione "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP". E' l'ultimo atto per il riconoscimento del marchio. Trascorsi sei mesi dalla pubblicazione ed in assenza di eventuali opposizioni da parte degli altri Paesi membri, la Commissione europea renderà definitiva la registrazione della denominazione di origine protetta (DOP).

L'area geografica di produzione del Pomodorino del piennolo del Vesuvio è ristretta a 18 comuni della zona vesuviana, quasi tutti ricadenti nell'area del Parco nazionale del Vesuvio. Prodotto tipico napoletano, esso è apprezzato sul mercato sia allo stato fresco che nella tipica forma conservata in appesa o al ''piennolo'', antica pratica di conservazione delle bacche fino alla fine dell'inverno.

La superficie stimata è di circa 480 ettari (10% circa della Sau seminativi dell'area), con produzioni annuali di circa 4 mila tonnellate di prodotto fresco. Difficile determinare un fatturato medio, stante il mercato molto diluito nel tempo (da luglio a maggio dell'anno successivo) che comporta un prezzo di vendita molto diverso del prodotto (da 1 ad oltre 4 euro al chilogrammo).

Sara' l'ISMECERT di Napoli ad effettuare i controlli per la certificazione del prodotto, così come indicato dal Comitato promotore.

Fonte: www.asca.it