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La mozzarella per crescere deve modificare il Disciplinare

Assemblea generale del Consorzio della Mozzarella di Bufala campana Dop: un'analisi del 2014

È record storico di produzione

Si è svolta mercoledì 24 giugno l’Assemblea Generale del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP, il principale appuntamento annuale che consente di fare il punto della situazione e di raccontare a soci, istituzioni e media, quanto si è fatto e quanto si ha intenzione di fare, sempre nell’interesse di un prodotto straordinario come la Mozzarella DOP, fondamentale non solo per l’economia del territorio ma per la stessa immagine del Made in Italy nel mondo.

Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio di Tutela, ha illustrato i dati del 2014, anno in cui la produzione ha registrato il suo record storico, con un quantitativo di 38.068.892 kg di Mozzarella certificata DOP dal Dipartimento Qualità Agroalimentare (DQA), segnando un incremento del 2% rispetto all’anno precedente.

La quantità di prodotto DOP esportato è stata del 24.9%, con un leggero calo rispetto al 2013, dovuto essenzialmente al blocco del mercato russo, a seguito delle sanzioni europee, che ha seriamente danneggiato il comparto. I principali Paesi importatori sono sempre la Francia e la Germania, ma crescono la Spagna, il Regno Unito, gli Emirati Arabi e l’Est Europa. Diminuiscono invece le esportazioni verso i mercati più lontani (USA, Giappone, Canada), dove è particolarmente agguerrita la concorrenza del prodotto non DOP (in particolare congelato e semilavorati diversi), che sottrae quote di mercato al prodotto certificato, penalizzato da costi di trasporto molto elevati e da una shelf life troppo breve. Tutti vincoli imposti dal disciplinare di produzione del quale inutilmente fino ad oggi il Consorzio ha chiesto revisione.

“Rispetto a quando il disciplinare è stato redatto è cambiato il mondo e il mercato, sono cambiati gli spazi e le tempistiche – ha sottolineato il Presidente Raimondo – per cui appare paradossale che un prodotto richiesto in tutti gli angoli del mondo non possa soddisfare questa richiesta per dei vincoli ormai obsoleti”.

A ribadire la necessità di apportare delle modifiche alle normative, anche Corrado Martinangelo – collaboratore della segreteria politica del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina – secondo il quale il disciplinare di produzione risulta ormai essere inadeguato alle esigenze della filiera e soprattutto non è in grado di assecondare le enormi opportunità che, specie presso i mercati esteri, il prodotto ha.

Modifiche necessarie per ridare dunque slancio alla filiera e sfruttare fino in fondo le grandi potenzialità che il sistema di produzione europeo offre ai prodotti ad indicazione geografica. Sistema delle Indicazioni Geografiche per il quale, come sottolineato da Pier Maria Saccani, Segretario di AICIG – Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche – il Consorzio della Mozzarella DOP è strategico, in quanto realtà più strutturata e locomotiva del comparto agricolo di tutto il Centro-Sud, nonché fiore all’occhiello del Made in Italy di qualità.

“In questo momento più che mai – ha dichiarato Vittorio Sangiorgio, Vice Presidente di Coldiretti Campania – è importante la coesione di una filiera che è basilare per l’intero sistema Campania. Una realtà con cui la Coldiretti ribadisce la propria volontà di collaborare in tutti i modi possibili”.

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