La “pitina” di Pordenone richiede l’Igp europea
E' iniziato il percorso per ottenere la registrazione della 'pitina' – salume tipico della montagna pordenonese – come Indicazione Geografica Protetta (IGP), che dovra' essere sancita dalla Commissione europea. La direzione centrale Risorse agricole della Regione ha infatti inoltrato al ministero il proprio parere positivo, necessario alla prosecuzione dell'iter, cosi' come previsto dal regolamento comunitario, a seguito della richiesta in tal senso avanzata dall'associazione temporanea di impresa tra i produttori, appositamente costituitasi. Il dossier che accompagna la richiesta di riconoscimento (relazione tecnica, documentazione storica, bozza del disciplinare di produzione) contiene tutti gli elementi richiesti dalla normativa e descrive in maniera approfondita la particolare modalita' di produzione di questo gustoso salume. Prodotto esclusivamente nella montagna pordenonese, in particolar modo nelle zone della Valcellina, Val Colvera e Val Tramontina, caratterizzate da un particolare microclima, seguendo in modo fedele modalita' di preparazione dettate da cultura e tradizioni locali secolari, la 'pitina' ha trovato oggi molti estimatori anche al di fuori della tradizionale zona di produzione. Per raggiungere l'ambito traguardo che permetterebbe una sicura affermazione di questo prodotto di nicchia e che sancirebbe il mantenimento della tipicita' locale, il percorso da seguire e' ancora lungo poiche' si dovranno coinvolgere con esito positivo anche gli uffici ministeriali e della Commissione europea. La determinazione dell'associazione temporanea di impresa fra i produttori della 'pitina' e la sempre maggiore conoscenza delle caratteristiche di tipicita' di questo salume anche al pubblico piu' largo lasciano ben sperare sul raggiungimento della registrazione comunitaria.
Fonte: Agi