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Langhe, Roearo e Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità

I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, in Piemonte, sono patrimonio mondiale dell'umanità.
Il sì definitivo alla candidatura è arrivato dal comitato dell'Unesco, riunito a Doha, nel Qatar.
E' il 50/o sito italiano che ottiene il riconoscimento: il primo, nel 1979, erano stati i luoghi dell'Arte rupestre della Val Camonica.

Chiamparino, il merito è del territorio

"Va a tutto il territorio di Langhe-Roero e Monferrato" il merito dell'inclusione, da parte dell'Unesco, nell'elenco dei siti considerati Patrimonio dell'umanità, ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. "Il territorio – aggiunge – ha saputo costruire e mantenere nel tempo un paesaggio culturale, legato al mondo del vino, eccezionale e unico nel suo valore ed espressione della altissima qualità della produzione vitivinicola della nostra regione". "La proclamazione di oggi – dice ancora Chiamparino – rappresenta un tassello fondamentale della strategia turistica complessiva dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida della Regione Piemonte: ritengo che sia un punto di partenza e non di arrivo, perché è da questo momento in avanti che bisognerà lavorare per sfruttare al meglio, con progetti e idee innovative, il ritorno di questo riconoscimento".

Franceschini, riconoscimento prezioso per l'Italia

''I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono un esempio eccezionale di un paesaggio culturale inteso come prodotto della secolare interazione tra uomo e natura, plasmato dalla continuità di una tradizione antica di produzione vinicola di eccellenza mondiale. Un riconoscimento ancora più prezioso per l'Italia che conta adesso 50 siti patrimonio dell'umanità sul proprio territorio". E' il commento del ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini. "Un tesoro – aggiunge – su cui dobbiamo concentrare la nostra massima attenzione di governo".

Ansa.it