Latte e latticini per crescere bene: parola di nonni
Ricordi e nostalgia di un tempo che fu…
Chi, come sono io, è nato subito dopo la seconda guerra mondiale, oggi sa bene quale sia stata l'importanza dell'alimentazione come fattore indispensabile ad una crescita sana.
Questo vale in particolare per coloro che a quell'epoca hanno avuto la fortuna di poter impostare sin dall'infanzia la propria dieta quotidiana con l'apporto di latte (a quel tempo quasi esclusivamente "crudo", vale a dire non trattato termicamente per pastorizzarlo).
Questo latte mantiene intatti tantissimi tipi di cellule, enzimi e batteri buoni che lo rendono un alimento "vivo".
Un alimento che per l'apporto di calcio e vitamine è, elemento indispensabile per irrobustire ossa e denti, e peculiare come fattore di crescita; risulta inoltre essere essenziale per abituare l'organismo a rinforzare la resistenza alle malattie polmonari.
Tutte queste proprietà sono purtroppo oggi praticamente non considerate dal grande pubblico, causa anche la mancanza di tempo.
Per praticità si acquistano dozzine di cartoni di latte Uht (ultra high temperature) a lunga conservazione, pastorizzato, intero e/o scremato che con questo trattamento viene privato delle sue qualità intrinseche e che ben poco ha delle qualità originarie, necessarie a farne un alimento insostituibile, limitandone in questo modo l'efficacia.
Ho un marito agronomo e uno suocero che era medico; entrambi mi hanno stimolato ad alimentare i quattro figli sin dalla più tenera infanzia con il latte fresco a cena, sostituendolo con il classico primo piatto.
Ricordo che era quasi una festa versare nelle tazze, già pronte con un cucchiaio di zucchero e uno di cacao in polvere, il latte ben caldo, accompagnato da buon pane fresco!
I bambini finivano di sorseggiarlo, prosciugandolo con una cannuccia quasi fosse un gioco. Un rito che si è ripetuto quotidianamente per anni e sempre con il latte fresco!
Ora, a distanza di tempo provo vera gioia quando, con soddisfazione vedo i figli sani e robusti, che raccontano quanto il loro dentista sostenga che siano fortunati ad avere un'ottima dentatura!
In realtà la fortuna è quanto noi riusciamo a coglierla nell'attenzione all'impegno quotidiano, applicando buone regole in ciò che facciamo, soprattutto al riguardo della buona salute.
E' vero, indietro non si può tornare; alcuni dei figli sono a loro volta genitori, e mio genero che è anche un chimico, porta a casa il latte a lunga conservazione e pure scremato, perché la moglie non vuole ingrassare!
La comodità è più forte dell'aspetto salutistico; io osservo, non commento ma ripenso a mio suocero quando tornava dal suo studio e si sfogava dicendo: “mai come oggi c'è un ritorno di malattie polmonari: per forza, le persone non bevono più latte e quindi non hanno gli anticorpi per contrastare certe malattie!”.
Allora quando sono a far provviste con la figlia, le dico: “oltre al latte, compra gli yogurt per i piccoli, e il grana e qualche formaggio fresco, perché debbono crescere e hanno bisogno di queste sostanze”.
Sornionamente mia figlia le ripone nel carrello, ed io mi sento soddisfatta come avessi combattuto una buona battaglia, mentre la mente va a quando, proprio lei, sorseggiava golosamente quella fumante tazza di latte servita per cena; ma quando i nostri sguardi s'incontrano, un guizzo complice s'incrocia e mi fa pensare che qualcosa di quanto da sempre sostengo, le sia rimasto.
I nipotini in questo modo riescono ad avere un buon apporto giornaliero di latte e latticini, che sono elementi fondamentali per una buona crescita, e questo anche grazie ai nonni!
Danila ORSI