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Latte Made in Italy, origine in etichetta: 3 cartoni su 4 sono stranieri

Il provvedimento intermisteriale (firmato dal ministero delle Politiche agricole e dello Sviluppo economico) entra in vigore da aprile 2017

Obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima per i prodotti del sistema lattiero caseario italiano.
L'Italia si fa pioniere di una trasparenza nel proteggere il Made in Italy e i consumatori, attraverso scelte di acquisto consapevoli.
Si tratta, infatti, di un’importante conquista sia per i produttori che per i consumatori, i quali (finalmente) possono conoscere da dove arriva il latte a lunga conservazione e quello usato per latticini e altri prodotti.

STOP AL FALSO MADE IN ITALY

L’etichetta deve indicare con chiarezza la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Il provvedimento si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.

3 CARTONI DI LATTE SU 4 SONO STRANIERI

Latte Made in Italy, origine in etichetta: 3 cartoni su 4 sono stranieri
Tre cartoni di latte su quattro venduti in Italia sono stranieri
«Con l’etichettatura di origine – afferma il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo – si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy, con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, così come la metà delle mozzarelle fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero».

Si tratta, quindi, di un forte segnale di cambiamento, anche a livello comunitario: da oggi 1,7 milioni di mucche da latte presenti in Italia possono mettere la firma sulla propria produzione di latte, burro formaggi e yogurt.