L’influenza aviaria arriva anche in Polonia e in Romania. Nuovi casi sospetti in Iraq
La Polonia si conferma come l'ultimo dei paesi europei toccati dall'influenza aviaria, dopo il ritrovamento di due cigni morti sul lungofiume della Vistola nella città settentrionale di Torun.
Campioni sono stati inviati al laboratorio europeo di riferimento a Weybridge,in Gran Bretagna, per stabilire con certezza se si tratti o meno del ceppo più pericoloso, l'H5N1.
Il ministro dell'agricoltura polacco Krzysztof Jurgiel ha assicurato che il governo è preparato e che le contro misure, da tempo concordate con la Commissione europea, sono già in atto.
In Romania, uno dei primi paesi europei in cui si è manifestata la malattia, già nell'ottobre scorso, il contagio non si ferma e nuovi casi sono stati appena scoperti nella provincia di Calarasi.
Ormai tutto il settore avicolo europeo è in crisi. Quello francese, che è ilpiu' importante del continente, sta perdendo 40 milioni di euro al mese. Marc Hervouet presidente di un'associazione di produttori: "Il calo delle vendite è del trentacinque per cento e da quando è stata constatata la presenza dell'H5N1 in Francia la tendenza è questa".
Gino Catena, grossista, conferma il dato: "A livello della grande distribuzione la domanda è minore. Gli stock crescono e i grandi mattatoi cercano di liberarsi dell'invenduto abbassando i prezzi".
Il governo francese si è impegnato ad aiutare il settore preannunciando stanziamenti straordinari pari a una sessantina di milioni di euro.
Altri quattro casi sospetti di persone contagiate dall'influenza aviaria sono stati segnalati in Iraq.
Lo ha riferito il portavoce del ministero della sanita' iracheno, Ibtisam Aziz.
Tutti i pazienti vengono sottoposti a controlli medici per accertare l'eventuale presenza del virus H5-N1. Tre giorni fa,la morte sospetta di una donna per il virus dell'aviaria era stata segnalata a Nassiriya, nel sud dell'Iraq,dove test preliminari avevano dato esito positivo.
Fonte: Euronews