Lo psichiatra favorevole allo scambio di regali a Natale
Fare regali fa bene. A se stessi e agli altri.
Produce endorfine ''positive'', stimola la fantasia e annulla lo stato di stress tipico delle feste. Dunque, ''comprate e fate regali'', è il consiglio di Tonino Cantelmi, professore di psichiatria dell'università Gregoriana di Roma, per superare indenni i prossimi giorni che ci avvicinano al Natale. L'esperto, inoltre, 'fotografa' le caratteristiche di tre 'compratori-tipo'.
Non c'è nulla di più bello che svaligiare un negozio alla ricerca del dono adatto, assaporando già la gioia di chi lo riceverà. Altrettanto elettrizzante è frugare tra i banchi acquistando per l'altro ciò che esattamente si vorrebbe ricevere. Due diverse tipologie di compratore tipico che si incontra per strada quando il tempo dei regali stringe. 'Altruista' il primo che sorride pensando a chi ama. 'Narcisista' il secondo che gioisce pensando a sè. Sebbene sia preferibile il primo, anche il compratore un pò più egoista in realtà sta bene e non soffre di alcuna paranoia da dono natalizio. ''Si tratta di uno stress in realtà molto positivo – puntualizza Cantelmi – sia nel caso in cui il regalo lo si fa pensando realmente a chi lo riceve, sia nel caso in cui si acquista qualcosa che si vorrebbe tanto avere''.
Esiste poi una terza categoria. Quella dei ''donatori formali'', anch'essi facilmente distinguibili, mentre vagano annoiati da un negozio all'altro al pensiero di dover fare per forza un regalo. E che finiscono per comprare sempre le stesse, inutili cianfrusaglie. Quelle che chi le riceve è costretto a gradire, ma che finisce per riporre in soffitta non appena l'effetto ''a natale tutti più buoni'' si esaurisce. ''Questo tipo di ansia è invece del tutto negativa – aggiunge Cantelmi – perchè agisce sul proprio umore rendendolo davvero pessimo. I donatori formali sono quelli da regalo standard, privo di fantasia, comprano senza desiderio, costretti dalle circostanze, dalla formalità, molto spesso senza neanche conoscere i gusti della persona per cui si sta acquistando il regalo''. In poche parole, triste chi compra, infelice chi riceve. Il consiglio dell' esperto? Starsene a casa e riflettere seriamente su cosa si sta facendo.
(Clm/Adnkronos Salute)