L’olio extravergine d’oliva merita l’appellativo “salutare”?
La Coldiretti protesta contro l’esclusione dell’olio di oliva dalla lista di prodotti che potranno indicare in etichetta la dicitura ’salutari’.
Una lista della cui elaborazione si sta occupando la Direzione generale della Commissione europea che si occupa della salute e della protezione dei consumatori (Dg Sanco).
“Il Ministero dell’Agricoltura spagnolo – riferisce in una nota la Coldiretti, citando il quotidiano iberico ‘El Pais’- ha inviato alla Commissione europea una lettera in cui contesta questa prima lista che esclude l’olio d’oliva mentre comprende altri alimenti base della dieta mediterranea come la frutta e verdura”.
“L’extravergine di oliva – spiegano all’associazione – e’ un componente chiave della dieta mediterranea e sta per entrare nella lista del patrimonio dell’umanita’ all’Unesco, per il valore storico che ha assunto questo modello alimentare negli stili di vita e per i benefici per la salute dimostrati scientificamente”.
L’Italia, secondo i dati forniti dalla Coldiretti, e’ il secondo produttore europeo di olio di oliva con una produzione nazionale media di oltre 6 milioni di quintali, due terzi dei quali extravergine e con 38 denominazioni (Dop) riconosciute dall’Unione Europea, che sviluppano un valore della produzione agricola di circa 2 miliardi di euro e garantiscono un impiego di manodopera per circa 50 milioni di giornate lavorative.
Negli ultimi anni – proseguono alla Coldiretti – si e’ avuto un trend di crescita nei consumi, soprattutto per oli extravergini, Dop e biologico e si stima che un consumo nazionale di 14 kg/ pro-capite, circa 850.000 tonnellate medie annue.