L’Ue raccomanda il monitoraggio di tossine dell’Alternaria
L’Alternaria* alternata è un fungo comune in molte colture, la contaminazione interessa grano, sorgo, orzo, pomodoro, mele, agrumi e diversi altri frutti ed ortaggi.
L’Alternaria alternata produce un gran numero di fitotossine, circa 70, ma poche di queste sono state chimicamente caratterizzate; le più diffuse negli alimenti sono l’alternariolo, l’alternariolo monometil etere, l’altenuene, la tentossina e l’acido tenuazonico.
Gli effetti teratogeni e fenotossici osservati sull’uomo e sugli animali, per alcune di queste tossine, hanno destato l’interesse dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), che ha pubblicato una relazione scientifica con la quale ha informato che l’assunzione cronica alle tossine dell’Alternaria nella popolazione europea supera la soglia di allarme tossicologico.
Per questo, la Commissione Europea ha raccomandato agli operatori del settore alimentare, di monitorare le tossine alternariolo, alternariolo monometil-etere e acido tenuazonico negli alimenti, in particolare in prodotti trasformati a base di pomodori, paprika in polvere, semi di sesamo, semi di girasole, olio di girasole, frutta a guscio, fichi secchi e alimenti a base di cereali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia.
I livelli di tossine dell’Alternaria presenti in alcuni alimenti, in base ai dati dell’EFSA, oltre ai quali si dovrebbe indagare sui fattori che ne determinano l’elevata presenza, sono indicati nella tabella seguente:
Raccomandazione (UE) 2022/553 della commissione del 5 aprile 2022
E’ da precisare che i valori in tabella non coincidono con i livelli di sicurezza, inoltre nelle raccomandazioni è espressamente richiesta l’esecuzione di campionamenti rappresentativi secondo regolamenti specifici e l’utilizzo di metodi analitici più sensibili. Per la determinazione dell’alternariolo e dell’alternariolo monometil-etere, il limite di quantificazione non dovrebbe essere superiore a 2 μg/kg negli alimenti a base di cereali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia e a 4 μg/kg negli altri alimenti; mentre per la determinazione dell’acido tenuazonico il limite di quantificazione non dovrebbe essere superiore a 20 μg/kg in tutti gli alimenti.
Il laboratorio Agro.Biolab Laboratory, analizza di routine le tossine da Alternaria ed altre tossine nei prodotti agroalimentari. Le specie alternariolo, alternariolo monometil-etere, tentoxin e acido tenuazonico sono analizzabili contemporaneamente in una singola analisi di cromatografia liquida con detector tandem massa (LC-MS/MS); il metodo messo a punto dal laboratorio, ha un limite di quantificazione coerente con quanto previsto dalle raccomandazioni in oggetto.
Fonte: Freshplaza.it
*Alternaria è un genere di funghi che comprende specie che causano un tipo di muffa, particolarmente diffusa in Italia, che cresce su frutta e verdura in decomposizione e in ambienti particolarmente umidi (caratterizzati da una temperatura che varia tra i 18° e i 32° ed un tasso di umidità superiore al 65%) rilasciando le sue spore soprattutto su carta da parati, tappeti e terriccio. È una delle principali cause di reazioni allergiche quali asma, congiuntivite, rinite e dermatiti. L’insorgenza degli attacchi avviene principalmente tra metà luglio e settembre, periodo nel quale si ha la massima concentrazione di spore nell’aria, ma in generale il rischio sussiste a temperature superiori ai 18 °C.
Le affezioni da Alternaria provocano Tosse, Irritazione agli occhi (congiuntivite allergica), Disturbi respiratori, Rinite, Problemi cutanei.
Consigli generali:
conservare in maniera adeguata gli alimenti in cucina
Non accatastare legni e materiale in luoghi umidi
Effettuare frequentemente la manutenzione degli impianti di condizionamento
Utilizzare, se possibile, un deumidificatore
Evitare alimenti ricchi di muffe come formaggi stagionati, sottaceti, cibi affumicati e frutta secca.