L’UE sigla un “Patto europeo per i giovani”
Nel vertice europeo del 22 e 23 marzo, i capi di Stato e di governo dell'Ue firmeranno a Bruxelles un "Patto europeo per i giovani", che introduce dieci linee d'azione per favorire l'occupazione, l'istruzione e la formazione giovanile nell'Ue.
"Il ritorno ad una crescita sostenuta e durevole – recita il testo del Patto – passa attraverso…una maggiore valorizzazione del potenziale umano rappresentato dalla gioventù europea".
L'iniziativa deve "essere il punto di partenza per una mobilitazione forte e continua a favore dei giovani" e impone agli Stati membri dell'Ue di rispettare un decalogo in materia di "lavoro, integrazione e promozione sociale" e nel campo "dell'istruzione, della formazione e della mobilità".
In particolare i 25 devono accordare priorità politica "all'inserimento durevole dei giovani nel mondo del lavoro", con particolare attenzione "al miglioramento della situazione dei giovani più vulnerabili e soprattutto di quelli colpiti dalla povertà".
Ogni paese dell'Unione dovrà darsi un obiettivo nazionale di occupazione giovanile e dovrà fare in modo che "i datori di lavoro e le imprese facciano prova di responsabilita' sociale nel campo dell'inserimento professionale dei giovani".
Il Patto impegna inoltre i firmatari a far sì che i cicli di istruzione siano più in sintonia con i bisogni del comparto economico e che si possa sviluppare "uno zoccolo comune di competenze", combattendo in particolare il fenomeno dell'abbandono scolastico.
Secondo l'Ufficio statistico dell'Ue, l'Italia è tra i paesi europei che fanno registrare il livello più elevato di disoccupazione dei giovani al di sotto dei 25 anni. In particolare, gli ultimi dati disponibili, relativi a settembre 2004 indicano che il nostro paese, con il 22,4% è al terzo posto tra i 25 dopo la Polonia (39%) e la Slovacchia (31,1%).