Luganega stagionata e Salame ritirati dalla vendita
In data 18 Ottobre 2024 ritirato il seguente prodotto: marchio del prodotto: MEGGIO ROBERTO E C. SNC
Denominazione di vendita: LUGANEGA STAGIONATA
ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato: MEGGIO ROBERTO E C. SNC
Lotto di produzione: Marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore: CE IT 9 334 L
Nome del produttore: MEGGIO ROBERTO E C. SNC – Sede dello stabilimento: GRIGNO – TN –
termine minimo di conservazione: PREINCARTO SENZA TMC
Descrizione peso/volume unità di vendita: 200 G
Motivo del richiamo: PRESENZA SALMONELLA SPP*
Sempre in data 18 Ottobre 2024 è stata pubblicata una nuova allerta alimentare sul sito del Ministero della Salute. L’avviso riguarda un lotto di produzione di salame Adorino. La ragione indicata nel richiamo è la possibile presenza di LISTERIA MONOCYTOGENENES.*
Il lotto di produzione oggetto del richiamo, pubblicato il 18 ottobre 2024, è il numero 2401203, mentre il marchio di identificazione del produttore è La Bottega di Adò srl.
A produrre il salame Adorino richiamato dal Ministero della Salute è lo stabilimento di produzione che si trova in via Nerino Garbuio snc – 54038 Montignoso, in provincia di Massa e Carrara.
*La Salmonella è un batterio che può provocare nell’uomo una malattia detta salmonellosi. È una zoonosi, ossia una malattia che può essere trasmessa direttamente o indirettamente tra animali ed esseri umani.
La salmonellosi è la seconda malattia zoonotica più comunemente segnalata nell’UE dopo la campilobatteriosi, e Salmonella è causa comune di focolai infettivi veicolati da alimenti.
Nell’ UE sono riferiti ogni anno oltre 91 000 casi di salmonellosi nell’uomo. L’EFSA ha stimato che l’aggravio economico complessivo causato dalla salmonellosi umana può arrivare sino a 3 miliardi di euro l’anno.
Tra i sintomi della salmonellosi nell’uomo ci sono febbre, diarrea e crampi addominali. Se infetta il sangue può essere fatale. La presenza di Salmonella è comune negli intestini di uccelli e mammiferi sani.
Negli alimenti si trova più di frequente nelle uova e nella carne cruda di suini, tacchini e polli. Può trasmettersi all’uomo tramite il consumo di cibi contaminati.
Manipolare con prudenza la carne cruda e altri ingredienti alimentari crudi, cuocerli bene e una scrupolosa igiene in cucina possono prevenire o ridurre rischi provenienti da cibi contaminati.
*La Listeria SPP, anche detta listeriosi, è causata da Listeria monocytogenes. Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell’acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure. Molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti. Il batterio Listeria monocytogenes si può rilevare in un’ampia varietà di cibi crudi, come carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato. Come per la maggior parte dei batteri, questo non sopravvive a processi di pastorizzazione e cottura.
L’infezione può manifestarsi sotto due forme principali: la gastroenterite; si manifesta dopo un tempo breve dall’ingestione di cibo contaminato; l’incubazione media è di 24 ore;
la forma invasiva, detta anche “sistemica“, si può manifestare come meningite, meningoencefalite e sepsi. In questo secondo caso tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi trascorrono in media una decina di giorni fino ad arrivare anche ad un mese. I soggetti più a rischio sono le persone con compromissione del sistema immunitario: come i pazienti oncologici, i pazienti diabetici, i pazienti con infezione da HIV, le persone anziane e i neonati. Particolarmente a rischio risultano le donne in gravidanza: l’infezione da Listeria può infatti causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto.